È grottesco pensare che oggi proprio a Novara il sindaco leghista conduca un’altra battaglia, simbolica ma non meno significativa, per rinnegare l’idea dell’unità nazionale, parlando di «disunità d’Italia» e mettendosi in contrasto con il comitato che prepara le celebrazioni del 2011.
Dietro questo atteggiamento non c’è alcuna seria rivisitazione o revisione storica ma una pura manipolazione politica. È la storia usata come mazza politica senza alcuna giustificazione. È singolare poi che questo avvenga nel momento in cui - almeno apparentemente - a livello nazionale si stanno facendo sforzi per far convivere in modo civile due memorie antagoniste dell’ultima lacerante esperienza collettiva (Resistenza e guerra civile 1943-‘45).
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Una guida dedicata al mio paese
Lo scorso anno scolastico ho presentato un progetto alla Scuola secondaria di primo grado (le "medie" di una volta) un progetto ...
-
La mia moglie era agli scappini (1), il garzone scaprugginava (2), la fante (3) preparava la bozzima (4). Sono un murcido (5), veh, so...
-
Si te veco: me veco. Si mme vire: te vire. Si tu parle, c’è l’eco e chist’eco song’i. Si te muove: me movo. Si te sento: me sento. Si ...
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono moderati per evitare sgradite sorprese.