lunedì 27 ottobre 2008

da Le mille e una notte, notte 351 (come raccontata da J.L. Borges)

Un uomo del Cairo era stato così generoso da perdere tutte le sue ricchezze tranne la casa del padre. Per vivere doveva lavorare duramente.

Una sera dopo una giornata molto faticosa si addormentò sotto il fico del suo giardino e sognò un uomo zuppo d'acqua che gli disse .

L'uomo il giorno dopo partì e dopo un viaggio pericoloso arrivò a Isfahan. Fu coinvolto (suo malgrado) nell'incursione di ladri nella moschea ed arrestato dal Capitano delle guardie. Per farlo confessare fu battuto a colpi di canna di bambù fino quasi a farlo morire.

Il Capitano delle guardie alla fine gli chiese perché fosse andato lì se non c'entrava nulla con i ladri e l'uomo riferì del sogno...
Il Capitano delle guardie rise per la sua ingenuità: anche lui aveva fatto un sogno... Aveva sognato una casa al Cairo nel cui giardino in fondo ad un pozzo c'era un tesoro... Dice: . Il Capitano, credendo alla sua buona fede, lo lasciò andare.

L'uomo tornò di corsa a casa sua, andò nel giadino ed in fondo al pozzo trovò il tesoro.

Commento. Fidarsi di un sogno, si può? Sembrerai un ingenuo e tutti ti derideranno. Ma, forse, troverai un tesoro nascosto ai troppo realisti...
Ma è altrettanto possibile che non trovi proprio nulla e ti sembrerà insopportabile la derisione degli scettici. Eppure, se tieni veramente a te stesso, dovrai continuare a credere in quel sogno nascosto nell'angolo più segreto del tuo cuore ed a seguirlo con tutte le tue forze...

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