venerdì 15 maggio 2009

L'antidoto della malinconia (1)

Era in dubbio se pubblicare questo post di francesca2: è così intimo e persoanle che spiazza, ma alcune medicine sono assai amare.

La mia malinconia deriva dal cattivo rapporto che ho con il mio compagno, dopo esserci lasciati ci siamo ripresi per stare peggio di prima, il suo continuo raccontarmi bugie mi offende e le mie rimostranze non servono a nulla, allora divento malinconica e passeggio per i boschi leggendo muhammad yunus "il banchiere dei poveri" e mi consola scoprire pagina dopo pagina che esistono anche persone oneste, pulite, che fanno del rispetto per gli altri la loro vita francesca2

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Rom scrive:
Accidenti, Guglielmo, ti ci sei messo con metodo! :-)

Ti rispondo in modo ametodico.
1 - Secondo alcuni, c'è una fase della vita, subito dopo la nascita, in cui il mondo è percepito a sprazzi, lembi, episodi, particolari, momenti - fa conto di metterti davanti al quadro di Munche del post, così vicino da vederne solo un particolare senza percezione dell'insieme, chiudi gli occhi, sposti la testa lateralmente, sempre appiccicato al quadro, e li riapri su un altro particolare, e così via. Dopo questa fase si passerebbe ad una percezione d'insieme degli oggetti - ti sposti all'indietro e vedi tutto il quadro. Bè, questa percezione di oggetti completi - quindi, tanto per dirne una, con aspetti belli e aspetti brutti, buoni e cattivi insieme - sarebbe sempre accompagnata da una variazione dello stato d'animo: da una specie di euforia un poco agitata che rapidamente muta in fastidio e poi presto cambia di nuovo, si passerebbe ad uno stato d'animo più continuo, di tipo depressivo più o meno marcato.
Così sarebbe per tutti. Ma, secondo questi che la pensano così, non avverrebbe in tutti, il passaggio. Alcuni resterebbero più o meno sempre nella posizione percettiva e affettiva della prima fase. Allora, non è loro caratteristica, loro forza la visione d'insieme, delle cose quotidiane e del mondo, della vita tutta. Alcuni, ancora, oscillerebbero dall'una all'altra posizione percettiva-affettiva.

2 - per depressione s'intende, spesso, qualcosa che con la depressione vera e propria ha poco a che spartire: il termine è diventato il sostituto di quello che una volta si chiamava "esaurimento nervoso".
A parte questo, meglio evitarli, i nomi-diagnosi: tendono a fissare la realtà, anche quando sono azzeccati - a volte la fissano in spazi del tutto inappropriati.
Se proprio uno ci tiene a cercare di capire se chi ha davanti - magari davanti allo specchio - soffre di depressione vera, forse ti strappo da un momento depressivo, nel caso tu ci stessi, raccontandoti la risposta che dette ad un gruppo di preti uno psicoanalista che si chiamava Winnicott. Gli avevano chiesto: a noi si rivolgono persone che hanno bisogno di aiuto e a volte stanno molto male, e vorremmo sapere come riconoscere quelli che possiamo aiutare noi da quelli che è meglio inviare da uno specialista. Lui disse: se mentre li ascoltate provate interesse, desiderio di aiutarli, partecipazione, aiutateli voi; se vi annoiano, allora mandateli dallo specialista.

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Svelo anch'io la medicina che ha funzionato per molto tempo e come tutte le medicine efficaci è semplice (classificazione: rimedi della nonna).
Nei momenti bui mi dicevo una frase della Bibbia "La pena del giorno basta a sé stessa".

La seconda medicina è poetica (le classificherei tra i placebi).
Cesare Viviani, Credere all'invisibile:
Già la grazia di avere fatto parte
di questa eternità incomprensibile,
di questo miracoloso spazio,
dovremmo essere grati.

1 commento:

  1. conosco la tua sensibilità guglielmo, ti ringrazio per la gentilezza del tuo pensiero, ma a te che spesso hai raccontato cose altrettanto personali non mi andava di offrire spiegazioni, teorie, c'è spazio anche per quelle ben vengano ...graze a rom, ma sono dell'idea che il momento in cui una persona mostra se stessa sia sempre bello, anche quando rischia di annoiare....per fortuna c'è rom...sorrido e poi, piu anonimi di così.. sai quante francesche esistono sul web buona serata francesca2

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