martedì 22 febbraio 2011

Attesa di qualcosa che (forse) non verrà


Orta
Mariangela Gualtieri, Senza polvere senza peso, Einaudi, 2006
da Acqua rotta

Quel tuo nome che non sappiamo
cantare per intero
tu che spingi le cose fino alla fessura
di questo mondo e le corredi
d'ombra e di mistero.
Niente tu sei. Il più bel
niente in attesa che il respiro
si faccia orma terrestre,
segno, piega, spigolo e lato
e forma. Attesa e segno.

Pensierino. Siamo sempre in attesa. Forse è una predisposizione del nostro animo. Anche quando "abbiamo" qualcosa (così ci pare, almeno), subito ci sentiamo "in attesa". Sentirsi "appagato" dura un attimo, l'amore perfetto che scopriamo una mattina è già tramontato la sera. Sembra che non "reggiamo" la perfezione, ma allo stesso tempo la aneliamo, instancabilmente.
Anche "quel" nome non lo sappiamo o meglio, sapendolo, non osiamo pronunciarlo o lo pronunciamo a sproposito. Siamo in equilibrio tra il silenzio e lo sproloquio-bestemmia. Vorremmo che parlasse per rivelarsi e temiamo di sentire, improvvisamente, la sua voce.
Siamo in attesa di un segno che (forse) non verrà mai o che mai vorremmo ci fosse per continuare a sperare di scoprirlo...

10 commenti:

  1. proprio così, attendiamo, sempre. è il domani la nostra vita, la proiezione verso ciò che desideriamo e, forse, potrebbe accadere. l'appagamento è felicità, dura il tempo di soffiar via la polvere...

    ps.sciocco:
    ti ho mai raccontato di quando una notte, (ero incinta) non riuscii a dormire, ospite da una zia, perché sentito profumo di di fiori, ero certa che prima o poi avrei visto Padre Pio che mi veniva a dire qualcosa ed ero terrorizzata! che vorrà mai da me???? tutta notte sveglia per evitare l'incontro....la mattina, stremata dall'insonnia e dal timore, scoprii che mia zia aveva aperto una confezione di gled assorbiodori per coprire l'odore di umidità che c'era in camera....l'avrei picchiata!

    ps.serio:
    non sono molto credente. non so cosa significhi esattamente, o si è credenti o no, io invece non lo sono molto, o lo sono poco. mah.
    ciò premesso, quando mi sono ammalata di cancro, ho vissuto mesi con una figurina della Madonna un tasca, e sotto il cuscino, e spesso la stropicciavo nelle mani. la invocavo, le chiedevo disperatamente di farsi sentire, o vedere, perché mi aiutasse ad affrontare la guarigione, come speravo, o la morte, come temevo. non si è mai fatta sentire. io poi sono guarita e con la Madonna non ci ho parlato più. però sono certa che il segno me l'abbia dato, ed era la mia attesa, di lei. Io la aspettavo, e speravo, e lei c'era ad aspettare con me. credo poco, e niente, ma a questo, credo :)

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  2. x Aria. La mia è una ricerca eminentemente religiosa. Non ho mai avuto dubbi fin da ragazzo. Non c'entrano, evidentemente, nulla né madonne né santi, ma qualcosa d'altro, di misterioso e inafferrabile, di silenzioso e di assordante che qualcuno ha chiamato Nulla, un Nulla che ti assale (come nella felice poesia di David Maria Turoldo), ti disturba, ti rode...
    Non so se si è capito questo spirito nel mio blog, ma è questo a cui tendo...
    Un caro saluto Aria

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  3. Sto leggendo Caino... direi che se attendiamo, ne attendiamo uno diverso...

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  4. x Shadow. Caino di Saramago? Non l'ho letto. Si, aspettare Caino non è una bella idea soprattutto se ti chiami Abele... -:)

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  5. Antonio Gamoneda lo chiama bianco

    direi che s'è inteso il tuo spirito, ad ogni post un po' di più :)

    Shadow intendeva che certamente è meglio non aspettare il Signore, quello canonico, ché nel corso dei millenni ci ha fatto passare un sacco di guai! dispettoso e cattivello, ci ha messo di fronte a prove crudeli, la peggiore delle quali il sacrificio di Isacco (si può chiedere ad un uomo scegli fra me e tuo figlio???) libro che mi ha fatto ridere un sacco....ho letto quaasi tutti i libri di Saramago, e quando ho letto questo non era ancora morto, pensai sorridendo: eccolo, disgraziato! ormai non ha più nulla da perdere e si diverte.
    Shad, se non l'hai ancora letto, ti consiglio "Il vangelo secondo gesù cristo", è illuminante.

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  6. Mi piacciono tantissimo questi fraintendimenti: prendono strade imprevedibili...-:)))

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  7. Ti sembrerà strano, caro Guglielmo, ma il tuo commento in risposta ad Aria, potrei averlo scritto io... a dir la verità, in certi momenti della mia esistenza ho anche pensato il contrario di questo e a differenza tua sono instabile e molto dubbiosa su ciò che sia giusto o sbagliato "attendere" ...
    però devo dire che l'"attesa" nutre un desiderio, qualsiasi esso sia, e spesso è meglio di ciò che poi arriverà, dunque, perché disilludersi con una parca realtà quando l'attesa ci dona qualcosa di cui possiamo nutrirci e in cui possiamo "sentirci" ?

    Un saluto

    ps: in riferimento al commento di Aria sul suo atteggiamento di affrontare il cancro, che io conosco bene e lei conosce bene me e sa di me ...ho riflettuto così leggendola:
    chissà perché quando ho affrontato io le difficoltà della vita, chissà perché quando mi sono trovata di fronte ai miei "mali", non mi sono mai rivolta "qualcuno" se non a me stessa ...
    ...

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  8. A me l'attesa non piace molto...sono io in anticipo oppure è l'altro ad essere in ritardo? E poi perchè non ci incontriamo? Insomma ad aspettare si corre il rischio che gli anni passino e noi con loro nel mentre ah sorpresa è già qua ed ora l'incontro.
    :-)

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  9. Pazienti (in attesa) versus Impazienti 5-1.
    x Mat . Perché dovrei stupirmi che sei d'accordo con me ? E' così incredibile ?
    x Amatamari . Mi sa che non è questione di tempo. Tutto può succedere in una impercettibile frazione di secondo o mai in tutta la vita...

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  10. si, è incredibile (per me) ...Mat. :-)

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