lunedì 9 luglio 2012

Post scriptum

Goya, Incubi
Gradirei sapere
cosa sogna chi non sogna,
e rendere meno amara
la vita che deve venire...

Gradirei sentire
com'è l'anima che vive
senza all'anima sorridere...
Io sognai e niente ottenni.
Sognerò senza riuscirvi.

...

(Fernando Pessoa, Il mondo che non vedo, Bur)


Pensierino. Gli antichi avevano paura del sonno: era preannuncio dello stato di morte. Non solo non volevano sognare, ma non volevano neppure dormire, si mettevano in letti corti, con tanti cuscini per stare seduti a letto e non abbandonarsi a Morfeo.
Quando leggo "Gradirei sentire com'è..." penso ad una persona precisa, la vedo che soffre del suo stato di infermità, non sorride mai alla sua anima. Quando rimane sola, si lamenta, come se fosse insopportabile stare con se stessa. Non vorrei mai arrivare in quello stato, vorrei "sognare senza riuscirvi", ma sognare.  

2 commenti:

  1. Penso che il segreto sia non dipendere da niente, nè dalla paura di sognare, nè dalla necessità di farlo. Sorridere alla propria anima vuol dire non prendere sul serio niente. La sofferenza c'è se non riusciamo a staccarci da qualcosa che non abbiamo più ( una persona, la giovinezza, qualsiasi altra cosa... ) :)
    Ciao, carissimo, buona giornata

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  2. XAnonimo che dice + o - "La vita non è i giorni che sono passati ma quelli che si ricordano" . Si forse è vero: spero si distilli il meglio della vita e che del meglio rimanga qualcosa. Sarà un'illusione (o un sogno)? Non importa , ci serve per vivere...

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