venerdì 5 aprile 2013

Mi sbilancio: una delle più belle poesie che conosca

Il viandante sul mare di nebbia di Friedrich
Par vardàr

Par vardàr dentro i çieli sereni,
Là sù sconti da nuvoli neri,
Gò lassà le me vali e i me orti,
Par andar su le çime dei monti.

Son rivà su le  çime dei monti,
Gò vardà dentro i çieli sereni,
Vedarò le me vali e i me orti,
Là zó sconti da nuvoli neri?

Giacomo Noventa (1898-1960)

Il mio coscritto Elio Pisoni (di cui ho già scritto su questo blog) scrive...


Paés paés

Paés paés
tré cö un paés
da bocia t'ho lasòo
da végiu sun turnòo
a stòla a mé casina ho cercòo
ma nanca a cò ho pü truòo.
Citò citò scurtés
dòmi indrée ul mé paés
paées curtés.

Il concetto è lo stesso e (azzardo ancora) la poesia regge il confronto...

4 commenti:

  1. L'immagine la conoscevo...la poesia, molto bella, no. Bravo.

    RispondiElimina
  2. Bella davvero e molto comprensibile per noi Veneti. Insomma c'è sempre qualcosa che nasconde qualcos'altro; ovvero c'è sempre un nuovo traguardo da raggiungere una volta che si è arrivati al traguardo.

    RispondiElimina
  3. No Nidia, la tua è un'interpretazione ottimistica della poesia di Noventa. In realtà dice che per scoprire "cieli sereni" si va molto lontano, ma poi, alla fine si finisce sempre per guardare verso dove si è partiti per una specie di nostalgia delle origini...

    Grazie Laura, il dipinto è un classico "romantico" e poi c'è la mia adorata nebbia...

    RispondiElimina
  4. Io ci vedo invece la relativita' delle cose, come un obiettivo una volta raggiunto sia di nuovo un limite da superare

    RispondiElimina

I commenti sono moderati per evitare sgradite sorprese.

Una guida dedicata al mio paese

  Lo scorso anno scolastico ho presentato un progetto alla Scuola secondaria di primo grado (le "medie" di una volta) un progetto ...