Quando sento recitare un libro che conosco mi accorgo quanti particolari ho perso nella lettura solitaria. Mi chiedo se sia una forma di afasia. Forse dovrei prendere l'abitudine almeno di sussurrare la lettura del libro confidando che usare 2 sensi invece di 1 raddoppi la mia capacità di comprensione.
Ho riletto con grande gioia le Dicerie dell'untore di Gesualdo Bufalino approfittando della trasmissione radiofonica di RAIRADIO 3 "Ad alta voce" e devo dire che l'ho molto apprezzata.
J.L. Borges sosteneva che lui non si sentiva affatto menomato per la perdita della vista, anzi. Ma lui aveva schiere di lettori pronti a saziare la sua "fame" di libri. I comuni mortali possono fare affidamento solo sulla radio e su qualche benemerita iniziativa editoriale...
Ecco qui il primo capitolo di Dicerie dell'untore.