giovedì 25 maggio 2017

Non c'è confine tra realtà e finzione

2 commenti:

  1. Questa scena è di un'intensità straziante e Nannarella è bravissima - non sembra neppure che reciti-
    Il regista sembra catapultarci in diretta su un teatro dove si consumano gli epigoni di un disamore ( con tutte le conseguenze del caso ).
    Dico però che nessuna donna dovrebbe ridursi così. Né per un uomo né per null'altro.

    RispondiElimina

I commenti sono moderati per evitare sgradite sorprese.

Una guida dedicata al mio paese

  Lo scorso anno scolastico ho presentato un progetto alla Scuola secondaria di primo grado (le "medie" di una volta) un progetto ...