Mi punge vaghezza
Divagazioni
lunedì 28 febbraio 2022
domenica 10 ottobre 2021
Violenza sulle donne. Ma gli uomini si credono ancora dei?
mercoledì 15 settembre 2021
Lunatica
domenica 29 agosto 2021
L'infinita vanità del tutto
mercoledì 4 agosto 2021
Forse sarei più sola
Forse sarei più sola senza la mia solitudine. Emily Dickinson
Pensierino. Eugenio Borgna, psichiatra di Novara, dice in una intervista di essersi ispirato a questo verso della poetessa statunitense per la scrittura del suo libro "La solitudine dell'anima". Mi ha sempre fatto una positiva impressione che uno psichiatra, primario in un grande manicomio specializzato nella cura della malattia mentale in particolare delle donne, avesse una grande cultura letteraria e filosofica. Il suo metodo di cura della malattia psichiatrica è sempre stato incentrato sul dialogo e l'ascolto. L'unico farmaco che ha usato è stato l'empatia tra il medico e il paziente.
lunedì 19 luglio 2021
venerdì 9 luglio 2021
Letture per l'estate
Letture per l'estate. "Il segreto" di Nadia Terranova e Mara Cerri. Una fiaba per piccoli e grandi.
Incipit (e si entra già subito nell'atmosfera del libro).
Il barattolo dei baci rotti stava sulla mensola di legno gialla, all'ingresso, con su scritto: SVUOTACUORI.
Nonna l'aveva messo lì per me: "Adele, ti fa male portare in casa i baci che si sono rotti fuori. Chiudili nel barattolo, gira forte il tappo e poi vai in giardino a fare quello che vuoi".
P.S. Per mantenere saldi i piedi a terra, rileggo anche "L'affaire Moro" di Leonardo Sciascia, Instant book incentrato sulle lettere inviate da Aldo Moro durante il sequestro e sulla mancata trattativa tra Brigate Rosse e Stato.
domenica 4 luglio 2021
mercoledì 23 giugno 2021
letture estive
Massimo Recalcati, Il grido di Giobbe, Einaudi, 2021
Che dire di questo libro ?
Ci pone di fronte a quelle domande "ultime" che spesso non hanno una risposta. Si intravede nelle tenebre in cui viviamo un piccolo spiraglio di luce, ma non è certo che sia solo un abbaglio, una (ennesima) illusioni, il tentativo di dare senso alla propria finitezza.
Ben altri "uomini di fede" hanno tremato di fronte al Nulla che ci assale, tutti. Mi viene sempre alla mente quella raccolta poetica straziante di David Maria Turoldo intitolata Canti ultimi...
Misteriosa origine di astri
e di lombrichi
il settimo giorno
pure per te
è un sogno.
Il Nulla da ogni parte ti assale,
tu sai di essere la fonte
anche dei virus
e di tarli
e di tignole:
e noi
coscienza di pensarti
senza sapere mai
chi tu sia.
Con Giobbe saltano le certezze di una fede "retributiva" che ricompensa il giusto e castiga il malvagio e si rimane di fronte al mistero inspiegabile del male e al silenzio dell'Inconoscibile.
mercoledì 9 giugno 2021
Processione
giovedì 29 aprile 2021
Andata e (forse) ritorno nella nebbia
L'Appennino. Come la nebbia. Ti trovi davanti a un sentiero qualunque e vai dritto dove puoi senza pensare. Poi il sentiero lo perdi. Un passo prima era lì. Un passo dopo è finito. E allora ti ritrovi in un luogo qualunque dove non fare un bel niente è tutto ciò che puoi fare. E torni indietro. E vai via. l'Appennino quello vero comincia proprio lì. Fatto di silenzi. Di distacchi.
Libera, la bambina senza una mano (e forse senza anche un vero corpo) protagonista del libro l'ora del mondo di matteo meschiari (tutto minuscolo), cammina per trovare il Mezzo Patriarca perduto. Si inoltra sulla Via Vandelli, un'antica strada commerciale e militare, realizzata a metà del XVIII secolo per collegare Modena (capitale dell'omonimo ducato) e Massa. Era l'ambito sbocco al mare del Ducato di Modena e Reggio voluto da Francesco III d'Este e progettato e realizzato dall'abate ingegnere, geografo e matematico di corte Domenico Vandelli.
L'attraversata fantastica dell'Appennino piena di insidie vere o immaginarie conduce alle Porte che collegano in mondo dei vivi con quello del morti e Libera entra in una di queste Porte per avere informazioni sul Mezzo Patriarca scomparso e le viene detto che si trova a Modena. Così Libera si incammina verso la città...
Questo libro è sorprendente per le metafore che propone e le bellissime descrizioni dei paesaggi allo stesso tempo fantastici e reali. Sembra appunto che ti faccia inoltrare in un sentiero conosciuto e poi, per la nebbia che ti avvolge, smarrisci la strada e torni indietro.
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La mia moglie era agli scappini (1), il garzone scaprugginava (2), la fante (3) preparava la bozzima (4). Sono un murcido (5), veh, so...
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Io vidi già nel cominciar del giorno la parte oriental tutta rosata, e l'altro ciel di bel sereno addorno; e la faccia del sol nas...