giovedì 30 luglio 2020

La lingua di Camilleri

riccardino_andrea_camilleri

Incipit

Uno

Il tilefono sonò che era appena appena arrinisciuto
a pigliari sonno, o almeno accussì gli parsi, doppo ore
e ore passate ad arramazzarisi ammatula dintra al letto.
Le aviva spirimintate tutte, dalla conta delle pecore
alla conta senza pecore, dal tintari d’arricordarisi come
faciva il primo canto dell’Iliade a quello che Cicerone
aviva scrivuto al comincio delle Catilinari. Nenti, non
c’era stato verso. Doppo il Quousque tandem, Catilina,
nebbia fitta. Era ‘na botta d’insonnia senza rimeddio,
pirchì non scascionata da un eccesso di mangiatina o
da un assuglio di mali pinseri.
Addrumò la luci, taliò il ralogio: non erano ancora le
cinco del matino. Di certo l’acchiamavano dal commis-
sariato, doviva essiri capitata qualichicosa di grosso. Si
susì senza nisciuna prescia per annare ad arrispunniri.
Aviva ‘na presa tilefonica macari allato al commodino,
ma da tempo non l’adopirava pirchì si era fatto pirsuaso
che quella piccola caminata da ‘na càmmara all’autra,
in caso di chiamata notturna, gli dava la possibilità di
libbirarisi dalle filinie del sonno che si ostinavano a ri-
starigli ‘mpiccicate nel ciriveddro.
«Pronto?».

venerdì 24 luglio 2020

A Dio non piace che si rida di lui

Inutile sottolineare mi ha sempre affascinato l'interpretazione di immagini e musiche: questo blog è pieno zeppo di "letture" di questo tipo. Mi rendo conto sempre più che lo stesso avviene anche per la parola scritta, anche quella scientifica che parrebbe quella più netta e precisa (almeno all'apparenza). Alla fine da ciascun libro il lettore trae un "suo" libro.

Pare che alcuni testi siano una fonte inesauribile di interpretazioni sempre più minuziose e sottili. Mi è capitato di recente di sentire durante una conversazione sul sorriso nel Vangelo, di sentir persino  parlare dell'ironia di Dio. Anzi per l'esattezza del fatto che né Gesù né Dio ridano mai. Anzi a volte si stizziscono per il riso degli uomini. Saranno senza ironia?

I due episodi biblici sono noti: uno è quello di Abramo e Sara (Genesi 18, 1-15) e l'altro di Zaccaria ed Elisabetta (Luca 1, 5-25). In entrambe i casi un messaggero di Dio annuncia che gli anziani coniugi avranno un figlio. Nel primo caso è Sara che ride all'annuncio, nel secondo è Zaccaria.
La reazione è stizzita: Sara, che ha riso "dentro di sé", è scoperta dal Signore messaggero di Dio e tenta di negare imbarazzata dalla sua stessa reazione, quando questi le chiede spiegazione; il Signore taglia corto dicendole "Si, hai proprio riso". Sara aveva riso anche immaginando di come avrebbe concepito "avvizzita come sono, dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!". Un orgasmo tra ultra novantenni è cosa ridicola? Da Abramo e Sara nasce Isacco che in ebraico significa "colui che ride" e non è un caso ed è anche una rivalsa.
Nel secondo episodio biblico è Zaccaria che ride all'annuncio dell'Angelo del Signore e la sua incredulità viene subito punita: "tu sarai muto" fino a quando la profezia non si avvererà. Da Zaccaria ed Elisabetta nascerà Giovanni Battista, il Decollato, l'unico Santo che si festeggia nel giorno della sua nascita e non della sua morte.

Immediatamente viene alla mente un altro annuncio, quello dell'Angelo Gabriele a Maria. In questo caso la reazione è di stupore "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?". E l'Angelo le ricorda l'episodio di Elisabetta incinta a 90 anni che al momento dell'Annunciazione di Maria è al sesto mese di gravidanza.

Ho già raccontato su questo blog l'incontro di Maria con Elisabetta (la Visitazione) raffigurata in molte opere). Un episodio intimo e fatto di semplici gesti affettuosi e solenni.   

Poche parole ed ecco che si apre un mondo di interpretazioni.


martedì 14 luglio 2020

Ottobre 1943, il Vesuvio si sveglia al rumore dei bombardamenti




Pensierino. Il Vesuvio ne ha viste tante sotto di sé ed ogni tanto anche lui fa sentire la sua voce potente che sovrasta il rumore di qualsiasi cosa succede là sotto, nei vicoli di Forcella o di Montedidio e fa tremare tutti.

Una guida dedicata al mio paese

  Lo scorso anno scolastico ho presentato un progetto alla Scuola secondaria di primo grado (le "medie" di una volta) un progetto ...