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sabato 12 marzo 2011

Un nodo che non lega


Le stelle inquiete, film di Emanuela Piovani con  Lara Guirao, Fabrizio Rizzolo, Isabella Tabarini, Marc Perrone, Renato Liprandi.


Nelle campagne del sud della Francia nel 1941, Simone Weil, in fuga da Parigi, viene ospitata dal “philosophe-paysan” Gustave Thibon. Da questo incontro nasce una amicizia che per Thibon diventa una ossessione amorosa alla quale Simon Weil si sottrae.
Emanuela Piovano, la regista torinese di Le rose blu (documentario musicale con Laura Betti e Ninetto Davoli), dirige il suo primo film, tratto da un episodio vero, su una figura potentissima della filosofia che ha messo insieme nelle sue riflessioni il cristianesimo e il comunismo, il pensiero sulla fede e la militanza politica, il tutto praticato con una vita esemplare.
Quando Simon Weil abbandona la fattoria, lascia a Gustave Thibon il manoscritto del suo libro La pesanteur et la grace che lo scrittore pubblica nel 1947, facendo conoscere al mondo la giovane filosofa morta quattro anni prima di tubercolosi.
Nel film sono citati due libri di Gustave Thibon: Ritorno al Reale. Prime e seconde Diagnosi in tema di filosofia sociale (Effedieffe Edizioni, 1998) ; Diagnosi. Saggio di fisiologia sociale (Morcelliana, Brescia 1947) ispirati al pensiero di Jacques Maritain.




martedì 8 febbraio 2011

La solitudine dell'anima


"Non lasciarti imprigionare da nessun affetto. Preserva la tua solitudine. Il giorno, se mai verrà, in cui ti fosse dato un vero affetto, non ci sarebbe opposizione fra la solitudine intima e l'amicizia; anzi tu potrai riconoscerla proprio a quel segno infallibile. Gli altri affetti debbono essere severamente disciplinati".
Simone Weil, L'ombra e la grazia, Rusconi

(Citazione trovata però su Eugenio Borgna, La solitudine dell'anima, Feltrinelli)


Per una amica

 Ti avevo inviato i miei auguri di buon compleanno il 24 agosto. Erano tre anni che non rispondevi, ma continuavo ad inviarti un mio messagg...