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domenica 6 maggio 2012

Cose che càpitano a Milano in una domenica di maggio

Andare al Palazzo Reale di Milano per la mostra su/di Dario Fo e trovarci Dario Fo in persona che intrattiene 50 persone per un'ora e mezza raccontando i "suoi" quadri , la sua idea di teatro e di libertà. I quadri, spiega, li costruisce spesso con una decina di allievi di Brera alla volta che collaborano a ideare l'opera e a realizzarla. Il quadro è l'occasione per una incursione nella realtà, ironica, irridente soprattutto verso il potere che è sempre un po' volgare, sciatto, tutto preoccupato di riprodursi in eterno. Non importa se ad esercitarlo siano grigi tecnici della Bocconi prestati alla politica o alti prelati maledettamente occupati a "governare" le anime dei "fedeli".
Una occasione "militante" per confrontarsi con i temi più scomodi: la povertà, la violenza del potere, i respingimenti e i morti in mare, le morti sul lavoro, l'uso del corpo delle donne, l'assurdità della guerra ecc ecc ecc
Dario Fo non si è risparmiato (gli anni avanzano anche per lui), regalandoci un bel pomeriggio ricco di spunti e idee.  

Cose che càpitano a Milano in una domenica primaverile di maggio.


giovedì 2 febbraio 2012

Artemisia Gentileschi ed alcuni suoi quadri

Non fosse altro che per quest'opera, vale la pena fare la coda per visitare la mostra su Artemisia Gentileschi al Palazzo Reale di Milano.

Giuditta e la sua ancella (proveniente da Palazzo Pitti, Firenze)
Commento. Le due donne hanno portato a termine la loro temeraria impresa: uccidere Oloferne generale di Nabucodonosor che vuole conquistare Israele. Si volgono indietro come per vedere se nel campo nemico qualcuno si è accorto dell'omicidio del comandante e ha dato l'allarme. Giuditta e la sua ancella portano nella cesta la prova della loro azione, un trofeo che esibiranno agli Anziani di Israele.
Giuditta è vedova e considerata pura e senza macchia:
Da quando era vedova digiunava tutti i giorni, eccetto le vigilie dei sabati e i sabati, le vigilie dei noviluni e i noviluni, le feste e i giorni di gioia per Israele. Era bella d'aspetto e molto avvenente nella persona; inoltre suo marito Manàsse le aveva lasciato oro e argento, schiavi e schiave, armenti e terreni ed essa era rimasta padrona di tutto. Né alcuno poteva dire una parola maligna a suo riguardo, perché temeva molto Dio. »   (Giuditta 8, 4-7 ) 
Eppure questa donna è capace di un feroce inganno: si presenta come traditrice del suo popolo a Oloferne e lo lusinga e circuisce, fino al tragico epilogo.
La "virtù" è vicinissima all' "abiezione", anzi possono coincidere nella stessa persona.

Danae, Saint Louis Art Museum, Saint Louis, Missouri

Uno dei quadro più sensuali della mostra. La metafora  potrebbe essere facilmente  applicata ai giorni nostri: Giove vuole conquistare Danae relegata dal padre Acrisio in una torre fortificata ed allora si trasforma in pioggia d'oro che cadendo dal cielo feconda Danae (pare che sia un autoritratto). Delizioso il particolare dell'ancella che, più prosaicamente, raccoglie con il grembiule l'oro che scende dal cielo.
Susanna e i vecchioni
La casta Susanna, sorpresa al bagno da due anziani signori che frequentavano la casa del marito, è sottoposta a ricatto sessuale: o acconsentirà di sottostare ai loro appetiti o i due diranno al marito di averla sorpresa con un giovane amante. Susanna accetta l'umiliazione di una ingiusta accusa; sarà Daniele a smascherare la menzogna dei due laidi anziani. La rappresentazione di Susanna sorpresa ignuda dai vecchioni ha apparentemente intenti moralistici, ma è spesso un pretesto per soddisfare la "pruderie" di committenti che si compiacciono di soggetti di nudo femminile. (Wikipedia)

domenica 24 aprile 2011

Milano alla vigilia di Pasqua

Una collina bianca davanti al Palazzo Reale e sopra cavalli neri


Patriottismo (sotto vetro)

Totale dell'opera

Palloni in Piazza Duomo

Ahi che dolor

Angelo banderuola e camini 
Prospettive

Fotografo fotografato

venerdì 14 gennaio 2011

La casa di Alda Merini

La mostra su Alda Merini a Palazzo Reale a Milano è l'occasione per vedere alcune foto della sua casa. Dimenticate l'idea di entrare in una casa-museo (come per altro qualcuno vorrebbe trasformarla): è innanzitutto un grande letamaio, un cumulo di immondizia coperto di mozziconi e cenere, i muri pieni di graffiti (poesie, numeri di telefono, disegni, fumetti), un pagnericcio sfatto è il letto/divano/alcova, foto ritagliate da giornali e manifesti di vecchi film alle pareti costituisco una lercia tappezzeria. Un crocifisso e la foto di Papa Wojtyła. Non si vedono libri in giro,  solo fogli di ogni tipo scritti a mano, scarabocchiati, stracciati.
Questa stanza era lo specchio della sua anima, strabordante di eccessi, matta da legare e sottoporre ad elettrochok, sporca femmina in cerca costante dell'amore e del denaro che le manca. Sublime poetessa.

Amo la sporcizia

La amo
La desidero
La bramo.



Prima di venire

Prima di venire
Portami tre rose rosse
Prima di venire
Portami un grosso ditale
Perché devo ricucirmi il cuore
E portami una lunga pazienza
Grande come un telo d'amore
Prima di venire
Dai un calcio al muro di fronte
Perché li dentro c'è la spia
Che ha guardato in faccia il mio amore
Prima di venire
Socchiudi piano la porta
E se io sto piangendo
Chiama i violini migliori
Prima di venire
Dimmi che sei già andato via
Perché io mi spaventerei
E prima di andare via
Smetti di salutarmi
Perché a lungo io non vivrei.



Ho le stigmate e da sempre,
da quando cioè ho peccato
contro la dura sorte
con un momento d’amore
[…]
dentro le mie turgide mammelle
che da sempre allattano gli angeli
da quando io fui generata.



 A volte Dio

A volte Dio
uccide gli amanti
perché non vuole
essere superato
in amore.

(Al funerale di Papa Giovanni Paolo II)
Commiato
Siamo venuti tutti alle tue esequie
e con piedi di piombo
che non volevano camminare,
nemici, nemici della tua morte,
abbiamo alzato i pugni
come anarchici risoluti
di fronte a questo mistero.
Così è il pianto che scorre dagli occhi,
così è l’ira di chi ama;
ma tutti hanno continuato a scrivere versi
pensando a te che eri
un poeta.


I venti di Mario Vargas Llosa

 Il protagonista di questo libretto di Vargas Llosa si reca una mattina con l'amico Osorio ad una manifestazione contro la chiusura di u...