lunedì 30 agosto 2010

Ritratti








Trovare un amico

Raramente ci sono sorprese di questo tipo. Nel fine settimana in montagna ho trovato un amico: Tommy.


Silenzioso tanto quanto basta per indurti a lunghi monologhi o (meglio) al silenzio. Attento tanto basta per costringerti all'attenzione. Fine psicologo tanto basta per farti capire che l'intelligenza è cosa maledettamente relativa.

P.S. Poi verrà qualche foto di quello che ho visto lassù.

venerdì 27 agosto 2010

Da quel cancello


Da quel cancello chiuso che si affaccia sul grande parco abbandonato non passa più nessuno e il tempo a camuffato (pietoso), con un lussureggiante mantello, l'antico accesso.

domenica 22 agosto 2010

Diventerò l'assoluto

QUANDO CRESCO


Quando cresco (ho solo cinquant’anni)
voglio essere montagnosa e saggia
come Marguerite Yourcenar.
Una grande sfinge di pietra
silente come un’ombra.
La bilancia perfetta
tra grazia e potenza.

Voglio essere forte abbastanza da vivere
su un’isola al largo della costa del Maine,
far inselvatichire il bel giardino,
ricevere un intervistatore
da un prestigioso programma d’arte TV
ogni vent’anni, scendere
per leggere a voce alta con altero distacco
passaggi profetici dal lavoro passato,
rifiutare le investiture d’accademia.

Non mi mancherà la mia terra natale.
Saprò chi sono.
La mia voce sarà bassa, salda,
senza enfasi, purificata dai bisogni.
Non m’importerà se ho ossa grandi,
pesante, non baderò
se i miei capelli sono fini,
se i miei occhi sono giunti a un punto morto,
se i problemi più veri restano senza risposta.
La perdita di amanti, la defezione dei figli
mi lascerà fredda.

Diventerò l’assoluto
che mi ci è voluto una vita annichilire.


Fay Zwicky


Foto-Pensierino

sabato 21 agosto 2010

domenica 8 agosto 2010

Labirinto di Wislawa Szymborska


LABIRINTO


– e ora qualche passo
da parete a parete,
su per questi gradini
o giù per quelli,
e poi un po' a sinistra,
se non a destra,
dal muro in fondo al muro
fino alla settima soglia,
da ovunque, verso ovunque
fino al crocevia,
dove convergono,
per poi disperdersi
le tue speranze, errori, dolori,
sforzi, propositi e nuove speranze.
Una via dopo l'altra,
ma senza ritorno.
Accessibile soltanto
ciò che sta davanti a te,
e laggiù, a mo' di conforto,
curva dopo curva,
e stupore su stupore,
e veduta su veduta.
Puoi decidere
dove essere o non essere,
saltare, svoltare
pur di non farsi sfuggire.
Quindi di qui o di qua,
magari per di lì,
per istinto, intuizione,
per ragione, di sbieco,
alla cieca,
per scorciatoie intricate.
Attraverso infilate di file
di corridoi, di portoni,
in fretta, perché nel tempo
hai poco tempo,
da luogo a luogo
fino a molti ancora aperti,
dove c'è buio e incertezza
ma insieme chiarore, incanto
dove c'è gioia, benché il dolore
sia pressoché lì accanto
e altrove, qua e là,
in un altro luogo e ovunque
felicità nell'infelicità
come parentesi dentro parentesi,
e così sia
e d'improvviso un dirupo,
un dirupo, ma un ponticello,
un ponticello, ma traballante,
traballante, ma solo quello,
perché un altro non c'è.
Deve pur esserci un'uscita,
è più che certo.
Ma non tu la cerchi,
è lei che ti cerca,
è lei fin dall’inizio
che ti insegue,
e il labirinto
altro non è
se non la tua,
finché è possibile,
la tua, finché è tua,
fuga, fuga –



Wislawa Szymborska

Pensierino. Fuggire in un labirinto, anzi il labirinto è la tua fuga. Sei proprio sfigato: non poteva esserci, semplicemente, un maniglione rosso a spinta?

venerdì 6 agosto 2010

E' giunto il tempo anche per me...

Mi ritiro per 15 giorni al mare (quest'anno la mia meta è la Sardegna) 
lasciandovi in compagnia delle poesie estive appositamente scelte 
che vi accompagneranno per tutto il mese di Agosto (con cadenza di tre giorni).
Tornerò con idee nuove (o forse manterrò quelle vecchie? Non so, vedremo...)
e sicuramente con tante fotografie fatte a modo mio...
Un saluto a tutti quelli che continueranno a passare da qui.

lunedì 2 agosto 2010

Nodi e tempo



Pensierino. "Scioglie il tempo tutti i nodi" recita un motto sopra una meridiana. Forse è per questo che continuo a far nodi nella mia vita nell'illusione di contrastare il tempo complicando il suo cammino.

domenica 1 agosto 2010

Il bosco recluso


Pensierino. Mettere un cancello in un bosco può sembrare cosa strana. Un cancello, per altro, da cui non esce ed entra mai nessuno. Ma tant'è.  Il bosco dentro e fuori è lo stesso, ma il bosco "di fuori" è più libero, quello "dentro" è recluso. Quello "fuori" è visitabile dai perdigiorno come me, quello "recluso" è destinato all'ora d'aria dei suoi "legittimi proprietari" e precluso agli altri. Ma questa legge vale solo per gli umani: gli animali svolazzano, strisciano o corrono da una parte e dall'altra, anzi questo scorrazzamento deve essere garantito da una rete di recinzione sollevata 20 cm da terra. Gli animali hanno più diritti degli umani, ma è un privilegio solo apparente: dentro è una riserva di caccia, gli animali che per loro "libera" scelta si inoltrano oltre il cancello e la rete possono essere sparati dai cacciatori reclusi. Inspiegabile che in un reclusorio si permetta l'uso delle armi !

Una guida dedicata al mio paese

  Lo scorso anno scolastico ho presentato un progetto alla Scuola secondaria di primo grado (le "medie" di una volta) un progetto ...