lunedì 23 febbraio 2015

Film da dimenticare: Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza

"Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza" di Roy Andersson arriva nelle sale e anche nelle Multisale. E' film blasonato  (Leone d’Oro a Venezia 2014) e conclude la trilogia “sull’essere un essere umano” inaugurata con Songs from the Second Floor (2000) e proseguita con You, The Living (2007).
Questa volta si parte con tre incontri con la morte – infarto del marito che stappa la bottiglia con moglie canterina; vecchia in agonia che non molla i gioielli ai tre figli; passeggero esanime su un traghetto con consumazione già pagata – e si procede per una riflessione esistenzialista che salta da Hopper a Bruegel passando per l’Ikea...
Pubblico (poco) e sbigottito si chiede come sia possibile essere andati a vedere un film del genere.
Osannato il regista dalla critica per il suo stile asciutto fino alla disidratazione. 
In sala si strappa qualche risata a denti stretti, ma non ci si lamenta che il film sia corto.


L'insegnate di flamenco che insidia il giovane allievo che non ne vuole sapere

Il piccione impagliato sul ramo del museo, mentre gli altri piccioni
non si vedono e si sentono solo stare il loro tuu tuu


sabato 21 febbraio 2015

L'incoronazione di Poppea

Ieri sera al Teatro alla Scala di Milano
L'incoronazione di Poppea
Claudio Monteverdi

Nuova produzione
in coproduzione con Opéra National de Paris

Direttore Rinaldo Alessandrini
Regia, scene e luci Robert Wilson
Orchestra del Teatro alla Scala



CAST
Nerone Leonardo Cortellazzi
Poppea / La Fortuna Miah Persson
La Virtù / Ottavia Monica Bacelli
Amore Silvia Frigato
Ottone Sara Mingardo Lucano
Nutrice Giuseppe De Vittorio
Seneca Andrea Concetti

Una versione spagnola...


Pur ti miro, 
Pur ti godo,
Pur ti stringo, 
Pur t'annodo,
Più non peno, 
Più non moro,
O mia vita, o mi tesoro.
Io son tua... 
Tuo son io...
Speme mia, dillo, dì,
Tu sei pur, speme mia
L'idol mio, dillo, dì,
Tu sei pur,
Sì, mio ben, 
Sì, mio cor, mia vita, sì.
Pur ti miro, 
Pur ti godo,
Pur ti stringo, 
Pur t'annodo,
Più non peno, 
Più non moro,
O mia vita, o mi tesoro.

domenica 15 febbraio 2015

Esorcismo contro i venti di guerra che avanzano...

Trilussa
LA NINNA NANNA DE LA GUERRA
(1914)
 Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!

Una guida dedicata al mio paese

  Lo scorso anno scolastico ho presentato un progetto alla Scuola secondaria di primo grado (le "medie" di una volta) un progetto ...