Il teatro delle suore al mio paese |
Ricordo da bambino che "facevo il teatro" all'oratorio. Non mi piaceva. Mi metteva addosso un'agitazione tale che non riuscivo a superare l'emozione. Dopo ho saputo che l'emozione faceva parte del gioco. Ma allora mi paralizzava e riuscivo, a stento, a dire due battute. Non è che le mie "parti" fossero chissà che: una volta ho fatto quella, piuttosto impegnativa, di un "vizio capitale"... non ricordo se fosse l'invidia o la lussuria (che non capivo bene cosa fosse). Quel che è certo che questo vizio mi costringeva a trascinare pesanti catene per il palco.
L'argomento di questi teatri era, come potete immaginare, "morale" o "didascalico", quasi sempre a tema religioso, la farsa era considerata volgare, la commedia esclusa (la realtà era cosa che non poteva essere "rappresentata"). Così le bambine erano sempre vestite di bianco con coroncine di fiori e i maschietti non da meno così da non marcare la sessualità che era cosa da eludere con travestimenti. La generazione appena prima della mia aveva uno strano modo di fare teatro: era un teatro di genere. C'erano le compagnie maschili e quelle femminili nelle quali tutti i ruoli erano svolti da uomini o da donna a meno che , appunto, non ci fossero in ballo bambini e allora era possibile una "angelica" promiscuità. Potete capire quali tare abbiamo avuto noi degli anni '50 sulla sessualità ? Non per altro poi negli anni '60 ne abbiamo fatte più di Bertoldo (o di Moana Pozzi).
Eppure il teatro , anche nei paesi, c'era eccome. Ma fuori dagli oratori, era luogo di perdizione e divertimento volgare. Ho già parlato su questo blog delle compagnie di giro, alcune diventate anche famose come quella dei Rame e del loro repertorio. Ma anche loro dovevano poi "pagare il tributo" al teatro di ispirazione religiosa inscenando commedie di questo genere (vedi manifesti sotto.
E poi c'erano i burattinai...ma loro si salvavano sempre: la loro era una rappresentazione "filtrata" dalla presenza scenica delle marionette. Le marionette nel milanese erano quelle della Famiglia Colla o che arrivavano dalla tradizione bergamasca con i loro tradizionali personaggi.
Forse è proprio questo distacco che crea il teatro con marionette che ha permesso una maggiore libertà di questo genere.
Ma dove le trovi queste locandine..
RispondiEliminaUn abbraccio Guglielmo
Maurizio
Su internet si trova tutto, Maurizio....
RispondiEliminaciao
che belli questi tuoi racconti...
RispondiEliminale locandine bellissime