Foto sulla via per S'archittu (Oristano) 2012
L'intelligenza si pone ormai chiaramente, in questo tempo di abbaglianti trionfi, non più come rivale della ragione, ma come suo successore e erede. È l'erede. Questo conflitto era già in nuce, secondo alcune leggende e in quanto alla Bibbia, essa è esplicita. L'albero del bene e del male, e l'albero della vita sono stati le prime mire dell'intelligenza. Al diavolo l'Eden, sembra aver detto la famosa Coppia: sapere e dominare è tutto. E il mondo, come lo vediamo oggi, e soprattutto il suo orizzonte, e poi l'odore di bruciato e di carneficina che sale dovunque, dicono che il progetto si è realizzato, l'Eden è abbattuto, l'albero del bene e del male, e l'albero della vita, saccheggiati, si piegano come anime in pena flagellate da una bufera infinita. Questo è stato, dopotutto, il compito della intelligenza, che pure, nella gioventù del mondo, si presentava ornata di infinite attrattive e promesse. La Bibbia, quindi, o è memoria (di una storia che sfugge dalla più ardita immaginazione), o è presagio: di ciò che doveva accadere, ed è accaduto.
Anna Maria Ortese, Non da luoghi in esilio da Corpo celeste, Adelphi, 1997
Pensierino. Straziante rivelazione che ci pone davanti allo sfacelo del mondo in cui l'uomo (la sua intelligenza) sembrava fosse al centro di tutto. Conclusioni che mi ricordano molto le visioni profetiche di Pier Paolo Pasolini.
Non appena ho saputo che Marina Pierani aveva pubblicato il suo libro "DEP & DAP LEXICON. Lessico di una DEpressa con Disturbi da Attacchi di Panico", l'ho subito ordinato su Amazon.
Con Marina ci scambiamo ogni tanto dei messaggi via web attraverso i nostri blog e qualche mail. L'ho importunata delle volte inviandole dei miei scritti e ha sempre avuto la pazienza di rispondere con parole fin troppo gentili per quei modesti lavori.Alle 8:15 del mattino del 6 agosto 1945, una persona era seduta su una rampa di scale di pietra della Sumitomo Bank di Hiroshima, in Giappone. Pochi secondi dopo, una bomba atomica è esplosa a 250 metri di distanza e la persona seduta sulle scale è stato immediatamente incenerito. Se n'è andato proprio così. Ma non senza lasciare un segno. Da un lampo di raggi di calore con temperature ben oltre i 1.000 gradi o forse 2.000 gradi centigradi, quella persona è stata incenerita sui gradini di pietra.
L'attrice Nora Picetti legge una poesia di Emilio Scampini tratta da Sospesa tra due laghi di turchese, Ed. La memoria del Mondo, Magenta, 2023.
Il messaggio
"Da Cochamò, mamma, ti scrivo
e significa in lingua mapuche il luogo
donde se unen las aguas, dove
irreparabilmente oceano e fiumi
sono confusi, e un giorno
che non sarà di oggi meno vero
ti porterò con me a questo estuario
dove noi uniranno, specchiandoci, las aguas
quando soltanto io saprò che più non sei
mentre tu esisterai senza saperlo, ancora".
Cristina Alziati, Quarantanove poesie e altri disturbi, Marcos y Marcos, 2023
(Ascoltando I due fiumi di Ludovico Einaudi)
Pensierino. Misterioso messaggio spiazzante: tutto allude a qualcosa d'altro, forse alla nostalgia per una persona perduta alla quale si invia un messaggio in bottiglia, illudendoci che arrivi.
Nel libro, uscito da poco per La memoria del mondo, la storia di tre filandine di Buscate partite per la Cina. Una storia di riscatto ed affermazione sociale di tre ragazze di fine '800.
Ah Adamo pratichi paradisi raccogli ranuncoli imiti l’infinito Lascia l’eterno!