martedì 5 settembre 2023

Al diavolo l'Eden

L'intelligenza si pone ormai chiaramente, in questo tempo di abbaglianti trionfi, non più come rivale della ragione, ma come suo successore e erede. È l'erede. Questo conflitto era già in nuce, secondo alcune leggende e in quanto alla Bibbia, essa è esplicita. L'albero del bene e del male, e l'albero della vita sono stati le prime mire dell'intelligenza. Al diavolo l'Eden, sembra aver detto la famosa Coppia: sapere e dominare è tutto. E il mondo, come lo vediamo oggi, e soprattutto il suo orizzonte, e poi l'odore di bruciato e di carneficina che sale dovunque, dicono che il progetto si è realizzato, l'Eden è abbattuto, l'albero del bene e del male, e l'albero della vita, saccheggiati, si piegano come anime in pena flagellate da una bufera infinita. Questo è stato, dopotutto, il compito della intelligenza, che pure, nella gioventù del mondo, si presentava ornata di infinite attrattive e promesse. La Bibbia, quindi, o è memoria (di una storia che sfugge dalla più ardita immaginazione), o è presagio: di ciò che doveva accadere, ed è accaduto. 

Anna Maria Ortese, Non da luoghi in esilio da Corpo celeste, Adelphi, 1997


Pensierino. Straziante rivelazione che ci pone davanti allo sfacelo del mondo in cui l'uomo (la sua intelligenza) sembrava fosse al centro di tutto. Conclusioni che mi ricordano molto le visioni profetiche di Pier Paolo Pasolini.



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