"Padre, sin dal 1949 o dal 1950 [avverto] questo terribile senso di perdita, questa incredibile oscurità, questa solitudine, questo continuo ardente desiderio di Dio che mi dà quella sofferenza nel più profondo recesso del mio cuore. L'oscurità è tale che veramente non riesco a vedere, né con la mente, né con la ragione. Il posto di Dio nella mia anima è vuoto: non c'è Dio in me. Quando il dolore [causato] dallo struggente desiderio è così intenso, soltanto anelo e anelo a Dio, e poi è questo che io sento: Lui non mi vuole, Lui non è qui. Dio non mi vuole."
Suggerimento: rileggere i Canti ultimi di David Maria Turoldo
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