lunedì 25 maggio 2015

Stroncature: Youth - La giovinezza

Youth - La giovinezza

Un film di Paolo Sorrentino. Con Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Dano, Jane Fonda.

Mi aspettavo di più e di meglio da questo film. Ma quando è finito la prima aggettivo che mi è venuto è stato : furbetto.
Eppure l'argomento era intrigante e, come dire, abbastanza contro-corrente: chi parla oggi di vecchi e, soprattutto, chi andrebbe a vedere un film sul "disfacimento" fisico girato unicamente in un albergo-beauty farm sulle alpi svizzere ? Giusto appunto un 65enne attempato in cerca di emozioni (ma nel pubblico c'erano molti "incauti" giovani )...

Michael Caine e Harvey Keitel sono ottimi attori, nulla da dire. Gli altri protagonisti sono aggiunti ad arte a partire da uno sformato Diego Armando Maradona,  una Jane Fonda di cera lacca e poi arriva pure la modella Madalina Diana Ghenea (tanto perfetta da deragliare in fumetto porno) e la soprano sudcoreana Somi Jo (un tocco di oriente per strizzare l'occhio a quel mercato). Come potete capire è un modo calcolato, fin nei più minimi dettagli, per  "aprirsi al mercato" internazionale.
Molto bravo Paul Dano che fa la parte dell'attore californiano venuto a "preparare" il suo nuovo film: davvero fuori posto che il personaggio che sta preparando è niente meno che Adolf Hitler.

Sul giudizio complessivo pesano proprio queste "furberie" in gran parte inutili che alla fine stancano invece di ingraziarsi il pubblico.





6 commenti:

  1. Altra furberia non elencata: il richiamo preciso alla morte di Monicelli.
    Quando il film è terminato la sola parola che mi è venuta in mente è stata "tristezza" per aver sciupato così l'occasione di raccontare la vecchiaia.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Già , anche la storia di Monicelli ... Sorrentino ha persino tirato in ballo "La montagna incantata" di Thomas Mann, per strizzare l'occhio anche alla critica più severa...

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  4. io l'ho trovato veramente irritante e scritto male, specialmente nella seconda parte. Un bel mix di luoghi comuni, "sorrentinate" e idee già utilizzate da Wes Anderson, Fellini, e l'utilizzo di attori fuori parte e fuori forma tanto cara a Quentin Tarantino. Senza ispirazione e senza idea negli ultimi 25 minuti. Con dei buchi di sceneggiatura imbarazzanti per un professionista come Paolo Sorrentino. Forzato, svogliato e didascalico. A tratti scolastico. La parte dell'alpinista hipster mi sa di uno che ha abusato con gli psicofarmaci. Bocciato, per me.

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  5. Mi è passata la voglia di andarlo a vedere.Commentare da WP a qui è un'impresa.

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    1. Non so cosa sia successo, ma nelle impostazioni i commenti sono liberi ed è anche possibile farli anonimi... ciao e grazie per la segnalazione. Guglielmo

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