Quando sento recitare un libro che conosco mi accorgo quanti particolari ho perso nella lettura solitaria. Mi chiedo se sia una forma di afasia. Forse dovrei prendere l'abitudine almeno di sussurrare la lettura del libro confidando che usare 2 sensi invece di 1 raddoppi la mia capacità di comprensione.
Ho riletto con grande gioia le Dicerie dell'untore di Gesualdo Bufalino approfittando della trasmissione radiofonica di RAIRADIO 3 "Ad alta voce" e devo dire che l'ho molto apprezzata.
J.L. Borges sosteneva che lui non si sentiva affatto menomato per la perdita della vista, anzi. Ma lui aveva schiere di lettori pronti a saziare la sua "fame" di libri. I comuni mortali possono fare affidamento solo sulla radio e su qualche benemerita iniziativa editoriale...
Ecco qui il primo capitolo di Dicerie dell'untore.
Adoro "Fahrenheit"!
RispondiEliminaBradbury pensava che la temperatura di accensione della carta fosse 451 gradi Fahrenheit (circa 506 K, 233 °C), ma in realtà la temperatura d'accensione della carta dipende dal suo spessore: quella più leggera si accende per esempio a 185 °C, quella da lettera a 360 °C. Quindi qualche margine di incertezza mi rimane...
EliminaParlavo del programma di Radio Tre...
EliminaVedi, Euridice, che ho problemi di comprensione... Ad alta voce non so se è dentro Fahreneit, ma è un particolare...
EliminaGuglielmo sei unico!
RispondiEliminaMaurizio