... ti fermasti due minuti a guardare una partita di hockey a rotelle giocata sull'asfalto in Carrollo Park e vedesti, appeso alle rete metallica che circondava il palco, un bandierone nazista bianco, rosso e nero. Entrasti, trovasti il sedicenne che l'aveva appeso e gli dicesti di toglierla. Perplesso, non capendo perché gli avessi chiesto una cosa del genere, lui ti ascoltò spiegare cosa rappresentava il bandierone, e quando ti sentì parlare dei misfatti di Hitler e dello sterminio di milioni di persone, sembrò sinceramente imbarazzato. "Non lo sapevo" mi disse " mi sembrava una cosa fica, e basta".
Al posto di chiedergli dove era stato in tutta la sua vita aspettasti che che avesse tolto il bandierine e riprendesti a camminare verso la metro.
(Paul Auster, Diario d'inverno, Einaudi, 2012)
Pensierino. Dare per scontato che le nuove generazioni abbiano coscienza degli abissi toccati dagli uomini nella loro storia, ci espone a imbarazzanti scoperte.
Chi le ha educate le nuove generazioni?
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