Ho finito di leggere "La donna da mangiare", il primo romanzo di Margaret Atwood scritto nel 1965. La Atwood è diventata famosa per il grande pubblico dopo che da un suo -inquietante- romanzo (L'ancella) è stata tratta una serie televisiva.
La donna da mangiare è la storia di una triangolo amoroso in cui tutti i protagonisti giocano un ruolo che percepiscono essere conforme agli stereotipi correnti (di genere in particolare) e che piccoli e continui segnali alla fine fanno deragliare. Penso che il romando descriva molto bene una situazione dei rapporti tra uomini e donne che è cominciata ad andare in crisi in quegli anni, ma che ancora oggi è tutt'altro che "risolta". Il romanzo si conclude con un "liberi tutti" che non è una soluzione, ma la semplice constatazione che quei modelli erano (e sono) insostenibili e occorre provare strade nuove e per lo più ancora inesplorate.
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