Di Massimo Carlotto tratto dal romanzo L'oscura immensità della morte, regia Alessandro Gassmann, con Giulio Scarpati, Claudio Casadio.
Storia del rapporto tra la vittima ed il carnefice della sua famiglia. La vendetta maturata e consumata con freddezza e senza ombra di sensi di colpa da parte della vittima e il carnefice altrettanto privo di rimorsi che sfrutta la sua malattia incurabile per raggiungere il suo scopo: morire libero.
Visto al Teatro Elfo-Puccini.
Visto al Teatro Elfo-Puccini.
Lenòr
La donna che sbatteva contro le porte
Di Roddy Doyle, 1996 © Ugo Guanda Editore
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
scene e costumi Guido Fiorato
con Marina Massironi.
Per chi si aspetta una commedia brillante, è una grande delusione. Lo spettacolo della Massironi è una pièce drammatica sulla violenza in famiglia. Un monologo al femminile che ci porta dentro al dramma dell'amore violento e dell'insensatezza dei sentimenti.
Visto al Teatro Elfo-Puccini.
Ferdinando
Ferdinando è una commedia teatrale di Annibale Ruccello. È andato in scena per la prima volta il 28 febbraio 1986 nel Teatro Verdi di San Severo, diretto dall'autore e con Isa Danieli nel ruolo di Donna Clotilde. Nella versione vista a Milano gli interpreti sono stati Nino Bruno, Arturo Cirillo, Monica Piseddu, Sabrina Scuccimarra.
L'azione si svolge nel 1870 in pieno disfacimento del Regno borbonico dopo l'arrivo dei "piemontesi". In una villa vesuviana vivono in esilio volontario la baronessa Donna Clotilde, chiusa nella sua ipocondria, e la cugina Gesualda, cugina povera della baronessa e zitella, segretamente innamorata del vizioso curato Don Catellino (Cirillo). L'arrivo del bellissimo Ferdinando sconvolge l'equilibrio domestico facendo perdere la testa a tutti. L'esito è la disillusione di tutti e la vittoria di Ferdinando.
L'azione si svolge nel 1870 in pieno disfacimento del Regno borbonico dopo l'arrivo dei "piemontesi". In una villa vesuviana vivono in esilio volontario la baronessa Donna Clotilde, chiusa nella sua ipocondria, e la cugina Gesualda, cugina povera della baronessa e zitella, segretamente innamorata del vizioso curato Don Catellino (Cirillo). L'arrivo del bellissimo Ferdinando sconvolge l'equilibrio domestico facendo perdere la testa a tutti. L'esito è la disillusione di tutti e la vittoria di Ferdinando.
Visto al Teatro Menotti il 17/02/13.
Musiche eseguite dal vivo dal TRIO BUGATTI composto da:
Marco Bucci – pianoforte
Claudia Della Gatta – violoncello
Andrea Tardioli – clarinetto e sax contralto
Divertente, per passare due ore sorridendo.
Visto alla Sala Fontana di Milano 24/02/13
GRAN VARIETÀ
Recital in due tempi sul peccato erotico-umoristico nella canzone d’epoca.
di e con Gennaro Cannavacciuolo
di e con Gennaro Cannavacciuolo
Musiche eseguite dal vivo dal TRIO BUGATTI composto da:
Marco Bucci – pianoforte
Claudia Della Gatta – violoncello
Andrea Tardioli – clarinetto e sax contralto
Divertente, per passare due ore sorridendo.
Visto alla Sala Fontana di Milano 24/02/13
IL NIPOTE DI RAMEAU
di Denis Diderot adattamento Edoardo Erba e Silvio Orlando
regia Silvio Orlando
scene Giancarlo Basili
costumi Giovanna Buzzi
costumi Giovanna Buzzi
Luca Testa (clavicembalista)
con Silvio Orlando, Amerigo Fontani, Maria Laura Rondanini
Testo affilato come una lama che scandaglia l'ipocrisia dei benpensanti. Un elogio dell'adulatore come "mestiere" che si confronta con il filosofo che solo apparentemente pone al centro della sua azione la ragione.
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