Un libro deve essere così. Tirarti dentro in un attimo fin dall'inizio, trascinarti senza che te ne accorgi alla fine, trattenere il respiro perché sta per finire. Questo è quello che mi è capitato con questo piccolo libro di Amélie Nothomb che si intitola Barbablù (edito da Voland) e che naturalmente consiglio. Dimenticavo: la lunghezza del libro è per me essenziale e questo con le sue 103 pagine è perfetto.
(Il dialogo che segue è tra Saturnine e don Elemiro Nibal y Milcar alias Barbablù).
- Che macchina fotografica ha?
- Una Hasselblad. Ho una scorta di pellicole superiore al mio consumo.
- Il tempo di posa è lungo con quell'apparecchio, no? Non facile, per un ritratto.
- È vero. Ma in otto sedute, ho fatto progressi.
Saturnine fu colta da un attacco di tosse che alla fine si trasformò in singhiozzo.
- Ha fatto solo otto sedute di posa nella sua esistenza? Ha fatto solo otto foto?
- Ho scattato solo otto volte.
- Io che sono una pessima fotografa, ho scattato molto più spesso.
- Forse per questo è una pessima fotografa. Non ha preso coscienza dell'impatto di quel gesto. Per qualsiasi disciplina, il miglior motore è l'ascesi. A chi vuole scrivere, si dia poca carta. Al cuoco in erba, si propongano tre ingredienti. Oggi, principianti di ogni sorta ricevono un'orgia di mezzi. Questo non giova loro.
- Otto donne, non è così poco.
- Per l'amore o per la fotografia?
- Quale delle due discipline la attrae di più?
...è inutile dire tutto e due.
RispondiEliminaMaurizio
Non avevo dubbi , Maurizio -:)))
RispondiEliminainteressante ..sembra molto interessante ;)
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