allora non chiamarmi più
oppure chiamami con quella tua seconda voce
che era il silenzio di quando
lasciavi il telefono muto
Alberto Bevilacqua, Tu che mi ascolti (Poesie alla madre), Einaudi, 2005
Pensierino. Il silenzio come "seconda voce". Perfetto !
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Una guida dedicata al mio paese
Lo scorso anno scolastico ho presentato un progetto alla Scuola secondaria di primo grado (le "medie" di una volta) un progetto ...
-
La mia moglie era agli scappini (1), il garzone scaprugginava (2), la fante (3) preparava la bozzima (4). Sono un murcido (5), veh, so...
-
Si te veco: me veco. Si mme vire: te vire. Si tu parle, c’è l’eco e chist’eco song’i. Si te muove: me movo. Si te sento: me sento. Si ...
Parole maestre..
RispondiEliminaBevilacqua è poco conosciuto come poeta, ma mi pare che siano le sue cose migliori....
RispondiElimina