...infatti è una delle fondamentali leggi che i matti non hanno né passato né futuro, ignorano la storia, sono soltanto momentanei, attori del loro delirio che ogni secondo detta, ogni secondo muore, appunto perché fuori dal mondo, vivi solo per la pazzia, quasi avessero quel compito: di dimostrare che la pazzia esiste.
Mario Tobino, Le libere donne di Magliano, Meridiani Mondadori, 2007
Pensierino. Non ci sarebbe bisogno di dimostrare che la pazzia esiste se riconoscessimo quella che sta in tutti noi.
Eccoti bentornato Guglielmo
RispondiEliminaun abbraccio
Maurizio
Non ero mai andato via, ma ho trascurato un po' il blog. Ciao
EliminaSicuramente.
RispondiEliminaSe vogliamo considerarla in modo clinico - ovvero psichiatrico -( com'è nel libro di Tobino ), sappiamo che ne esistono svariate forme ( più o meno curabili); se la vediamo dal punto di vista psicoanalitico, dovremmo considerarla come la nostra parte " di ombra ): se poi volessimo - e più semplicemente - vederla come quella parte estrosa ( fuori dalle convenzioni ) più o meno sviluppata in ciascuno di noi, penso che un " briciolo di pazzia " renda più sapida la vita.
O mi sbaglio?
Eh Frida, che tristezza sarebbe la vita...
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