martedì 13 novembre 2018

Urla Innocenzo

Il movimento lirico N° 8 delle “Suite per Francis Bacon” di Giovanni Testori.

Urla,
Innocenzo;
graffia
l’insulsa paternità dei secoli;
batti le nocche,
gli zoccoli di capra
contro la lastra immobile,
il cristallo che t’approssima
e allontana;
ansimando
la larva episcopale
riaffondi per secoli
e millenni;
tarme sataniche
sui lustri dei velluti,
denti di rospo,
avori.
Il dentifricio t’impasta;
ti sdoppia il fotogramma
guance e mani.
Dietro di te
trema il verbo derelitto
-anima dei cristiani,
amore cieco, sanguinante,
chi t’ha deviato,
in quale cisterna
sei crollato?
Il dominio ha stroncato
le palme egiziache di viola;
attorno alla sedia gestatoria
pende la carcassa umana,
ventre divaricato,
vano.
Urla:
trapassa dall’immemore del tempo
all’ardente, irrisolvibile presente;
getta
dal Sigillo, ancora chiuso
l’ancora dell’unica follia
nel viscere lurido,
demente.

3 commenti:

  1. L'accostamento dei versi di Testori con il dipinto di Bacon rappresenta un insieme di grande forza.
    E di " pensamento" su quanto valga la gloria delle cariche del mondo ( anche se in questo caso - ahimè - dovrebbe poggiare su un fondamento divino…).

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    Risposte
    1. Il potere è sempre malefico anche se lo scranno è "insospettabile"

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