Un angiarin
Cume te suridi ai pra
fiuin che te pari un angiarin
te credi che ul mundu
a l’é un giogu
i fati di castii
i fati celesti
i fati rumpiball
e Pinocchi con la voia
d'un legn sempar verdi
L'usignò prufundo che te se
che te buti via
ul lasas andàa di grandi parol
Però sa dis che luntan
la fatina scundu
la suta murmurà
Antonio Marchiori (1932-2018)
Un angioletto. Come sorridi ai prati / fanciullo che sembri un angioletto / credi che il mondo / sia un gioco / le fate dei castelli / le fate celesti / le fate rompiballe / e Pinocchi con la voglia / di un legno sempreverde. / L’usignolo profondo che sei / che butti via / il salasso andato di grandi parole. / Però si dice che lontano / la fatina nascosta / continua a mormorare.
Pensierino. Chissà cosa mormora la fatina nascosta. E noi Pinocchi non sentiamo nulla con le nostre orecchie di legno.
Cume te suridi ai pra
fiuin che te pari un angiarin
te credi che ul mundu
a l’é un giogu
i fati di castii
i fati celesti
i fati rumpiball
e Pinocchi con la voia
d'un legn sempar verdi
L'usignò prufundo che te se
che te buti via
ul lasas andàa di grandi parol
Però sa dis che luntan
la fatina scundu
la suta murmurà
Antonio Marchiori (1932-2018)
Un angioletto. Come sorridi ai prati / fanciullo che sembri un angioletto / credi che il mondo / sia un gioco / le fate dei castelli / le fate celesti / le fate rompiballe / e Pinocchi con la voglia / di un legno sempreverde. / L’usignolo profondo che sei / che butti via / il salasso andato di grandi parole. / Però si dice che lontano / la fatina nascosta / continua a mormorare.
Pensierino. Chissà cosa mormora la fatina nascosta. E noi Pinocchi non sentiamo nulla con le nostre orecchie di legno.
Apparentemente semplice, " leggera " la poesia sull'angioletto ( bella l'immagine che hai accostato! ); in realtà profonda e attualissima, con belle metafore ( le fate - che da celesti sono diventate " rompiballe "; Pinocchio con la " voglia di un legno sempreverde"; ma soprattutto " il salasso andato di grandi parole…" )
RispondiEliminaE troppe ( aggiungo io).
Oggi si parla troppo e quasi sempre a sproposito. Forse ( e sarebbe l'unico caso ) in cui mi augurerei di avere - come dici - " orecchie di legno"...……..
Gli angioletti stanno su un muro vicino a casa...chiamarlo "affresco" non è troppo, ma hanno una loro dignità e rappresentano bene un sentire popolare.
EliminaLe (troppe) parole sono specchio spesso di poco approfondimento. Si perde l'essenziale che non è "semplice", ma la conquista della chiarezza. Le parole poi sono anche il segnale di come sta la società e mi pare che oggi non stiamo bene.
Sempre unico
RispondiEliminaMaurizio
Grazie Maurizio...
EliminaSempre unico
RispondiEliminaMaurizio