
La lettura estetica è contrassegnata da tanti riferimenti alla pittura in particolare francese e rileva la prima grande passione di Lalla Romano per la pittura.
Le foto, che forse per la riproduzione tipografica o per l'intrinseca qualità risultano un po' "impastate" e i particolari che Lalla Romano descrive, alcune volte, sfuggono al lettore. Comunque la scrittrice, pur con tutta la ritrosia che esprime programmaticamente in premessa di questo libro, ci offre una quadro di sentimenti familiari, di rapporti sociali che disegnano efficacemente una famiglia borghese alla vigilia della prima Grande Guerra.
Molto interessante rimane comunque la "lettura" delle foto con una minuziosa descrizione della composizione dei personaggi fotografati, dei vestiti con i loro accessori, dei luoghi (esterni ed interni), delle espressione e posture dei soggetti. Vi è , per dirla con Ronald Barthes, non solo uno "studium" (la descrizione puntuale) della foto ma cercare anche un "punctum" (qualcosa che fa presagire un divenire). Non a caso uno dei capitoli del libro si intitola "ritratti-destini".
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