
Stava nel mucchio dei libri della bancarella con la scritta che campeggiava sopra “Tutto a 2 Euro”. Non aveva di primo acchito un grande appeal come libro: la copertina era stata ricoperta con una di quelle carte decorate che si compravano a rotoli e servivano un tempo per proteggere soprattutto i libri di scuola, i più maltrattati da alunni insofferenti o, nei casi più rari, ricoprivano libri cari al lettore, martoriati dalla lettura e dalla consultazione frequente. Sulla facciata o sul dorso i perfezionisti appiccicavano un'etichetta con il titolo e l'autore del libro. In questo caso no, nessuna etichetta, solo la copertina diligentemente ripiegata all'interno e fermata con piccoli pezzi di scotch.
Quando guardavo B. sfogliare questi libri delle bancarelle, rimanevo sempre sorpreso dall'affetto con cui maneggiava questi oggetti. Se li girava tra le mani, scorreva le pagine, si soffermava sulle annotazioni a matita a margine del testo, accennava un sorriso (persino, lei che di sorrisi era avara) quando trovava un ritaglio di giornale o una dedica. Sembrava che le interessasse di più quella umanità che aveva maneggiato e letto quel libro che il libro stesso. Per imitazione di quel ricordo, ho cominciato a sfogliare il libro ricoperto di carta a fronde colorate aprendolo alla prima pagina.
La copertina in effetti si era ormai staccata dal resto del libro, anzi si vedevano proprio i fili della cucitura affiorare. Ed ecco...
S. Giovanni 1939
Alla cara ottima Vanna
Annalisa
E poi nella pagina successiva il nome scritto a matita in alto
- Vanna B. -
e sotto il titolo, solo
Limpido rivo
Poi ancora una pagina intera vuota ed ecco la contro-copertina da una parte la dedica dell'autore ed il titolo
All'egregio professor G. lei dona il suo aff.mo allievo
(firmato) G.Pascoli
(nell'ovale un giovinetto con una livrea con bottoni luccicanti di madreperla e colletto alto con due rametti decorativi di mimosa). Sull'altra pagina
Giovanni Pascoli
Limpido rivo
Prose e poesie presentate da
Maria
ai figli giovinetti
d'Italia
*
Terza edizione
A. Mondadori . Editore
A pagina 15 (nella poesia LA PIADA) un piccolo ritaglio dal C.d.S. [Corriere della sera] del 13-3-2000. Riporta la poesia di Pascoli dalla raccolta “Trenta poesie famigliari”
“Per il viale, neri lunghi stormi,
facendo tutto a man più fosco,
passano: preti, nella nebbia informi,
che vanno in riga a San Michele in Bosco.
Vanno. Tra loro parlano di morte.
Cadono sopra loro foglie morte.
Sono con loro morte foglie sole.
Vanno a guardare l'agonia del sole”
Scorro i ritagli dentro il libro. Qualche foglio di giornale è ingiallito dall'azione della luce sull'amido. Tutti i ritagli sono del C.d.S. e datano tutti nel 2000. Quel vecchio libro era già passato nelle mani di più generazioni. Forse era stato regalato, già così vecchio e malandato, da quella tal Annalisa della dedica. Un ricordo di famiglia, forse. La conoscenza di una profonda passione per il poeta della tal Vanna , anche. Forse il regalo ad una “ottima” istitutrice “cara” per i suoi premurosi servigi, pure.
Vanna certamente amava la poesia e quello era un libro che sfogliava spesso. Vi aggiungeva articoli con altre poesie. Una volta aveva aggiunto a p. 143 anche un articolo di Mosca dal titolo emblematico “Al bando la poesia a memoria”.
Ecco forse Vanna aveva ricordo e rimpiangeva quelle poesie passate a memoria che ancora ora si ricordava tanto bene e poteva recitare per diletto dei nipoti che rimanevano estasiati da una nonna che recitava come una vera attrice.
Il libro non ha un segno, non una sottolineatura, Vanna ha segnato solo il suo nome sulla prima pagina, a matita, leggero. Quasi avesse timore di rovinarlo.
Ora era in vendita sulla bancarella a 2 Euro e l'ho preso, con un sorriso.