da Acqua rotta
cantare per intero
tu che spingi le cose fino alla fessura
di questo mondo e le corredi
d'ombra e di mistero.
Niente tu sei. Il più bel
niente in attesa che il respiro
si faccia orma terrestre,
segno, piega, spigolo e lato
e forma. Attesa e segno.
Pensierino. Siamo sempre in attesa. Forse è una predisposizione del nostro animo. Anche quando "abbiamo" qualcosa (così ci pare, almeno), subito ci sentiamo "in attesa". Sentirsi "appagato" dura un attimo, l'amore perfetto che scopriamo una mattina è già tramontato la sera. Sembra che non "reggiamo" la perfezione, ma allo stesso tempo la aneliamo, instancabilmente.
Anche "quel" nome non lo sappiamo o meglio, sapendolo, non osiamo pronunciarlo o lo pronunciamo a sproposito. Siamo in equilibrio tra il silenzio e lo sproloquio-bestemmia. Vorremmo che parlasse per rivelarsi e temiamo di sentire, improvvisamente, la sua voce.
Siamo in attesa di un segno che (forse) non verrà mai o che mai vorremmo ci fosse per continuare a sperare di scoprirlo...
proprio così, attendiamo, sempre. è il domani la nostra vita, la proiezione verso ciò che desideriamo e, forse, potrebbe accadere. l'appagamento è felicità, dura il tempo di soffiar via la polvere...
RispondiEliminaps.sciocco:
ti ho mai raccontato di quando una notte, (ero incinta) non riuscii a dormire, ospite da una zia, perché sentito profumo di di fiori, ero certa che prima o poi avrei visto Padre Pio che mi veniva a dire qualcosa ed ero terrorizzata! che vorrà mai da me???? tutta notte sveglia per evitare l'incontro....la mattina, stremata dall'insonnia e dal timore, scoprii che mia zia aveva aperto una confezione di gled assorbiodori per coprire l'odore di umidità che c'era in camera....l'avrei picchiata!
ps.serio:
non sono molto credente. non so cosa significhi esattamente, o si è credenti o no, io invece non lo sono molto, o lo sono poco. mah.
ciò premesso, quando mi sono ammalata di cancro, ho vissuto mesi con una figurina della Madonna un tasca, e sotto il cuscino, e spesso la stropicciavo nelle mani. la invocavo, le chiedevo disperatamente di farsi sentire, o vedere, perché mi aiutasse ad affrontare la guarigione, come speravo, o la morte, come temevo. non si è mai fatta sentire. io poi sono guarita e con la Madonna non ci ho parlato più. però sono certa che il segno me l'abbia dato, ed era la mia attesa, di lei. Io la aspettavo, e speravo, e lei c'era ad aspettare con me. credo poco, e niente, ma a questo, credo :)
x Aria. La mia è una ricerca eminentemente religiosa. Non ho mai avuto dubbi fin da ragazzo. Non c'entrano, evidentemente, nulla né madonne né santi, ma qualcosa d'altro, di misterioso e inafferrabile, di silenzioso e di assordante che qualcuno ha chiamato Nulla, un Nulla che ti assale (come nella felice poesia di David Maria Turoldo), ti disturba, ti rode...
RispondiEliminaNon so se si è capito questo spirito nel mio blog, ma è questo a cui tendo...
Un caro saluto Aria
Sto leggendo Caino... direi che se attendiamo, ne attendiamo uno diverso...
RispondiEliminax Shadow. Caino di Saramago? Non l'ho letto. Si, aspettare Caino non è una bella idea soprattutto se ti chiami Abele... -:)
RispondiEliminaAntonio Gamoneda lo chiama bianco
RispondiEliminadirei che s'è inteso il tuo spirito, ad ogni post un po' di più :)
Shadow intendeva che certamente è meglio non aspettare il Signore, quello canonico, ché nel corso dei millenni ci ha fatto passare un sacco di guai! dispettoso e cattivello, ci ha messo di fronte a prove crudeli, la peggiore delle quali il sacrificio di Isacco (si può chiedere ad un uomo scegli fra me e tuo figlio???) libro che mi ha fatto ridere un sacco....ho letto quaasi tutti i libri di Saramago, e quando ho letto questo non era ancora morto, pensai sorridendo: eccolo, disgraziato! ormai non ha più nulla da perdere e si diverte.
Shad, se non l'hai ancora letto, ti consiglio "Il vangelo secondo gesù cristo", è illuminante.
Mi piacciono tantissimo questi fraintendimenti: prendono strade imprevedibili...-:)))
RispondiEliminaTi sembrerà strano, caro Guglielmo, ma il tuo commento in risposta ad Aria, potrei averlo scritto io... a dir la verità, in certi momenti della mia esistenza ho anche pensato il contrario di questo e a differenza tua sono instabile e molto dubbiosa su ciò che sia giusto o sbagliato "attendere" ...
RispondiEliminaperò devo dire che l'"attesa" nutre un desiderio, qualsiasi esso sia, e spesso è meglio di ciò che poi arriverà, dunque, perché disilludersi con una parca realtà quando l'attesa ci dona qualcosa di cui possiamo nutrirci e in cui possiamo "sentirci" ?
Un saluto
ps: in riferimento al commento di Aria sul suo atteggiamento di affrontare il cancro, che io conosco bene e lei conosce bene me e sa di me ...ho riflettuto così leggendola:
chissà perché quando ho affrontato io le difficoltà della vita, chissà perché quando mi sono trovata di fronte ai miei "mali", non mi sono mai rivolta "qualcuno" se non a me stessa ...
...
A me l'attesa non piace molto...sono io in anticipo oppure è l'altro ad essere in ritardo? E poi perchè non ci incontriamo? Insomma ad aspettare si corre il rischio che gli anni passino e noi con loro nel mentre ah sorpresa è già qua ed ora l'incontro.
RispondiElimina:-)
Pazienti (in attesa) versus Impazienti 5-1.
RispondiEliminax Mat . Perché dovrei stupirmi che sei d'accordo con me ? E' così incredibile ?
x Amatamari . Mi sa che non è questione di tempo. Tutto può succedere in una impercettibile frazione di secondo o mai in tutta la vita...
si, è incredibile (per me) ...Mat. :-)
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