Come avrete capito, vado poco al cinema. Il problema è che le multi-sale non mi attirano né come luoghi né per la loro programmazione di film. Vorrei poter andare a vedere determinati film, ma sarei costretto a cercarli in sale di sperduti cinema di periferia della città o seguire qualche cineforum o cinema dessay (che però programmano queste cose sempre durante la settimana tagliando fuori un campagnolo come me).
Quindi se in due giorni ho visto due film (belli per di più) è cosa assai rara. Uno dei due film lo inseguivo da tempo ed è Amour di Michael Haneke, la storia di Georges e Anne con Jean-Louis Trintignant, Emmanuelle Riva e Isabelle Huppert (nella parte della figlia).
Il secondo è Una fragile armonia [A Late Quartet, USA 2012, Drammatico, durata 105'] Regia di Yaron Zilberman. Con Philip Seymour Hoffman, Catherine Keener, Christopher Walken, Mark Ivanir, Imogen Poots, Wallace Shawn, Madhur Jaffrey, Liraz Charhi, Marty Krzywonos, Megan McQuillan.
Tutte e due i film hanno due sottili fili in comune: la musica e la malattia. In Amour i protagonisti sono musicisti e Anne si ammala gravemente ed è curata amorevolmente dal marito, mentre ne Una fragile armonia il protagonista è un quartetto d'archi nel quale il violoncellista Peter (Christopher Walken) si ammala di Parkinson ed è costretto a lasciare e ciò scatena delle dinamiche distruttive nel gruppo.
Alcune tracce:
Un ritratto di Velasquez che ritrae un vecchio e Peter lo legge così: "sembra dire -anima e corpo mi seguono ancora- , a me no".
Non conosco i due films ma dalle tue parole stasera cercherò di vederne uno Amour..
RispondiEliminaGrazie Guglielmo del suggerimento molto interessante.
Un abbraccio
Maurizio