martedì 11 giugno 2019

Rimanemmo senza soffio

[Il vecchio marinaio ha abbattuto con la balestra l'albatro che da tempo guidava la nave nella nebbia].

La nave improvvisamente cade in bonaccia.

La brezza cadde, caddero le vele:
fu triste, non poteva esserci cosa più triste;
e noi parlavamo soltanto per spezzare
il silenzio del mare!

Dritto in un rovente cielo di rame
il sanguinario sole, a mezzogiorno,
stava sull'albero maestro
non più grande della luna.

Giorno dopo giorno, giorni e giorni
rimanemmo senza soffio, senza movimento:
immobili come una nave dipinta
su un oceano dipinto.

E l'albatro comincia ad essere vendicato.

Acqua, acqua, dappertutto,
e le fiancate che si contraevano;
acqua, acqua, dappertutto,
neanche una goccia da bere.

Anche  gli abissi si decomponevano: O Cristo!
Che questo dovesse accaderci!
Viscide cose su zampe si trascinavano
sul viscido mare.

Vicino, vicino, di fuochi fatui
una folla in rollìo danzava nella notte;
e l'acqua, come olio di streghe,
ardeva verde e azzurra e bianca.

(Samuel Taylor Coleridge, La Ballata del Vecchio Marinaio, Feltrinelli, 2007)


Pensierino. Il Vecchio Marinaio, inutilmente e senza ragione, abbatte l'albatro che accompagnava la nave alla deriva tra nebbie e ghiacci. La ciurma legge questo fatto come il presagio di una disgrazia. Poi la nave esce dalle nebbie e la ciurma acclama il vecchio marinaio per quello stesso fatto. Il vecchio marinaio non si spiega quello che ha fatto e non si spiega quello che prova la ciurma.

3 commenti:

  1. Gli stessi fatti assumono significati diversi in contesti differenti.
    Oppure in momenti diversi della nostra vita.
    Dunque, questo vorrebbe significare che non c'è niente di stabile e che tutto è controvertibile?
    E se così fosse, su che cosa appoggeremmo le certezze di cui abbiamo bisogno?
    ( ai posteri…)
    ( o agli astanti…)

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    Risposte
    1. Non è un momento che ispira certezze, o almeno, non per chi trova sempre un messia d'accatto come tanti ne girano oggi. Dobbiamo per questo rimanere paralizzati dalla paura? Forse nasce qualcosa di nuovo e migliore. Dipende esclusivamente da noi, dobbiamo farcene una ragione e non fare da spettatori tifosi di una partita giocata da altri.

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    2. E' vero, dobbiamo ( se non lo avessimo ancora fatto ) entrare in campo: ognuno in quello delle proprie competenze e giocarci la partita per intero.

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