lunedì 12 luglio 2010

Se provo a chiudere gli occhi

SE PROVO A CHIUDERE GLI OCCHI


Se provo a chiudere gli occhi
riesco ad allungare le braccia
ed allacciare i polsi alla tua luna
più vicina mentre – riflessa – mi porta
nei tuoi occhi.
Sono figlia e madre del pensiero
che mi partorisce ogni quando
ti sento salirmi alla gola con urgenza, e mi sei
lente d’ingrandimento di questa distanza
che m’accerchia la testa
e mi denuda.


Anileda Xeka

P.S. Grazie all'amica poetessa Francesca, propongo una scelta di poesie. A me rimane, oltre al piacere di leggerle con voi, di aggiungere qualche piccola chiosa o pensierino.
Questa è una poesia che sento molto femminile e per questo oscura. Passo la mano alle mie lettrici per esprimere qualche pensierino.


Scrive Janas nei commenti (e riporto in evidenza).

mah!! certo afferro più facilmente il senso delle poesie di Garcia Lorca...
molto vicino alla sensibilità femminile!! :)))))))))
tuttavia, interpretare questa poesia non con la razionalità che vuole trovare un senso logico alle parole, non è facile!
ma mi diverte provare ..
quindi ecco la mia interpretazione:

forse parla di nostalgia, una sorta di saudade..
"Se provo a chiudere gli occhi
riesco ad allungare le braccia
ed allacciare i polsi alla tua luna
più vicina mentre – riflessa – mi porta
nei tuoi occhi."

la persona amata è distante e lei riesce a raggiungerla chiudendo gli occhi, attraverso il pensiero,
"la tua luna" potrebbe essere il mondo interiore di un lui,
anche gli occhi del resto, in modo ormai molto retorico, sono definiti lo specchio dell'anima..
negli occhi di lui o nella luna, lei si riflette come se vedesse se stessa, come se si riconoscesse nel mondo interiore di lui..
poi ogni tanto la nostalgia diventa più intensa, sale alla gola (altra immagine retorica..il nodo alla gola) ed amplifica (lente d'ingrandimento) il senso della distanza, una nostalgia che occupa ogni suo pensiero (m’accerchia la testa ) e la rende fragile (mi denuda),
come se fosse disarmata di fronte all'intensità di questo sentimento.


Se provo a chiudere gli occhi/ col pensier mi fingo ove per poco il cuor non si spaura.:))))))) si..meglio la musicalità di Leopardi.

Pensierino. Interpretare o sentire una poesia come se fosse musica, anzi questa era forse la sua espressione originaria: accompagnata dalla musica. Francesca mi sgrida sempre quando le dico di non capire la poesia. Sostiene che la poesia non si "capisce" ma si "sente" appunto, bisogna lasciarsi prendere dalle emozioni e mettere la sordina alla razionalità.
Proprio per questo si usa dire che si è in "sintonia" con un poeta...  

4 commenti:

  1. Il mio amico Valerio Nardoni, che ha curato l'ultimo libro di Luzi prima che morisse, e che traduce vari poeti spagnoli (tra cui Lorca) e che ha tenuto un corso di poesia all'università di Firenze, mi rispose, una volta che lessi una sua poesia che non avevo capito (è più ermetico di Luzi), e che commentai "non ci ho capito niente, così ho smesso di cercare significato, ho continuato a rileggerla, finché ho cominciato a sentirla un po', e poi a sentirla di più, e poi ancora, l'ho sentita secondo me, finché non è diventata mia", lui rispose così: quando i ragazzi mi chiedono come si legge una poesia, io rispondo "smettete di cercarne il significato, e provate a sentirla, finché non diventa vostra. allora, l'avrete letta".

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  2. è il caso di dirlo; Affrettati ma (molto) lentamente...

    ci ho messo poco a trovare questo post, appena un anno ;)
    dovrei sentirmi lusingata nel vedermi qui ma la cosa mi fa sentire a disaggio; insomma, trovarmi tra i colossi della Poesia, per una come me che gattona appena, è a dir poco assurdo, per non parlare di Janas che addirittura mi mette in "confronto" con Leopardi (col pensier mi fingo ove per poco il cuor non si spaura.:))))))) si..meglio la musicalità di Leopardi.) come minimo è ovvio, direi. Si tratta dell’infinito di Leopardi, una delle più belle poesie mai scritte.Comunque lo ringrazio per aver cercato di interpretare questi miei versi o pensieri.
    E Grazie di cuore a Guglielmo per aver postato una delle mie.
    anileda

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  3. Benvenuta anileda,
    sono confuso dal fatto che una poetessa legga i miei (ed altrui) pensierini "in libertà"... Non mi era mai capitato.
    Che dire ? Fossi io dalla parte del poeta non cercherei "spiegazioni autentiche" , anzi mi darebbe fastidio questo tentativo. In fondo la poesia non sfugge alla stessa regola della narrativa: chi legge capisce quello che vuole e va bene così. Poesia e narrativa si "staccano" da chi le ha scritte e poi vivono di vita propria.
    Ciao

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  4. bentrovato
    sono confuso dal fatto che una poetessa legga i miei (ed altrui) pensierini "in libertà"...

    Rilke,Lorca...tanto per citare qualcuno, sarebbe improbabile che entrassero in questa pagina e leggere...
    amo leggere e scrivere e, pur avendo molta strada davanti, scrivo nella speranza che quel che ho seppellito sulla carta possa rivivere negli occhi di chi legge. il che mi trova d'accordo con ciò che scrivi. a me nn da fastidio spiegarmi, se cosi fosse dovrei smettere di mostrarmi come sono, il che vuol dire smettere di scrivere
    a presto.
    p.s.
    molto interessante il blog
    anileda

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