Non c'è scatto nel cielo.
Solo il fulmine ha spigoli e fuoco.
Solo il fulmine viaggia nervoso.
Ma guarda ora - che pace -
A me pare di averlo percorso
tutto a volo - questo azzurro
che si dispiega pacato. Mi pare
un luogo che conosco. Che è stato
di me. E lo è ancora.
Se guardo - entra nella radice
da da bere al mio
alimenta il mio fuoco.
Mariangela Gualtieri, Bestia di gioia, Einaudi
Caravaggio, La conversione di San Paolo (particolare)
Pensierino. Si per cambiare bisogna essere fulminati e per un attimo si rimane accecati da tanta luce. Siamo abituati alle tenebre, malgrado molti insistano a definirsi "solari", la luce , quella interiore, la teniamo ben spenta, meglio non vedere. Ecco dunque la reazione a tanta luce, improvvisa e squarciante: ci si copre il volto, una smorfia si disegna sul nostro volto,
siamo terrorizzati da quello che scopriamo.
Ma è una occasione da non perdere, forse non ce ne sarà un'altra.
Fuori dunque un grande urlo, liberatorio e poi apriamo gli occhi, piano, piano.
Non c'è altra via.
La tua musica non disturba mai, è un sottofondo ai pensieri e questo pensiero è importante.
RispondiEliminaLa luce è acceccante e ci mostra, mioddio come siamo piccoli e nudi e miserabili, ma eccoci, ci siamo e da questa consapevolezza dolorosa possiamo ripartire.
la nostra miserabilità diverrà umanissimo essere e il percorso meno oscuro
Ci sto provando a far uscire la luce. Credimi, ci sto provando...
RispondiEliminaLa musica è lì, uno la fa partire, l'altro no. Spesso fa sobbalzare chi ha lasciato il volume al massimo -:)
RispondiEliminaSi l'umanità è bella: con tutte le sue ombre e luci, le sue miserie e i suoi slanci, i suoi tradimenti e le sue fedeltà. Tirare bilanci è inutile oltre che dannoso.
x Angelo A. la luce ci viene da fuori, noi ce ne stiamo lì un po' ingrugniti a guardarci l'ombelico e poi tac , ecco la luce... a quel punto però , diomio, dobbiamo disciularci -:)
"disciularci" espressione tipicamente lombarda :-DDD
RispondiEliminafantastico! ;-)
Vivevamo nascosti stringendo per le mani un pezzo di pane, vivevamo al buio e aspettavamo l'alba per crederci ancora. Oggi continuiamo a resistere sapendo che luce prima o poi arrivera.
RispondiEliminaPerdona la mia assenza Guglielmo
Maurizio
eh già! L'uscita dalla caverna di Platone...
RispondiEliminafulminati da troppa luce, feriti gli occhi, dopo un primo tentativo di difesa, non possiamo più fare a meno di guardare quello che un velo (Il velo di Maya) ci impediva di vedere!!
Caro Maurizio, sbircio spesso le tue foto anche se non metto nessun commento -:)
RispondiEliminax Janas. Siamo attratti irresistibilmente dalle ombre che passano, ma forse -:)
aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!
RispondiEliminaapro gli occhi...
funziona!
bellissima la poesia della Gualtieri e molto bello il particolare del Caravaggio.
I particolari, sono quelli, che si vedono quando si riaprono gli occhi. Certi dettagli che si erano persi nell'ombra, o nella luce.
Grazie Guglielmo :)