Dal Lamento del vecchio puparo in Gesualdo Bufalino, Il Guerrin Meschino, Bompiani, 1993.
Non si dovrebbe diventar vecchi.
Ormai confondo le gesta, dimentico le casate,
m'impennacchio di parole morte;
durlindane e olifanti, non ci credo più.
La gente che viene è sempre di meno.
Ieri erano tre, stamani un solo bambino,
con un cartoccio di semi accanto.
S'è seduto sulla panca e aspetta,
ma forse ha solo male ai piedi,
fra un minuto se ne andrà.
Prima che me ne vada,
incominciamo.
Pensierino. A volte mi faccio prendere dall'ansia del vecchio puparo, comincio a scordare le storie e allora, mi affretto ad incominciare, prima di rimanere solo. |
Le storie tengono molta compagnia, quella desiderata, indipendentemente da ogni altra considerazione, non pensi?
RispondiEliminap.s.
mi dici qualcosa in più sull'immagine che correda il testo di Bufalino ed il tuo pensierino?
Sempre grandissimo Bufalino, anche quando scrive poesie. Questa mi tocca particolarmente ora che ho la mamma anziana. Quanta tenerezza, fragilità, a tristezza suscitano i vecchi. Eccoti un mio pensierino-haiku:
Eliminanessuno passa
a salutare la vecchia
che tanti ha amato
X Giacynta. L'immagine è una vecchia foto del 2010 scattata a Sarchittu in Sardegna. Un vecchio puna park con il calcinculo e la giostra con i cavallini, sembrava di essere sul set di un film di Fellini...
RispondiEliminaIl pensierino è una riflessione sullo spirito che (ancora) mi anima per fare questo blog...
Per Nidia. Ogni tanto butto lì qualcosa di Bufalino che rimane il mio scrittore preferito. Per quanto riguarda la mamma anziana, conosco benisssssssimo la situazione e ne sono dentro fino al collo. Grazie per l'haiku che metto via... -:)))
RispondiEliminaEmozioni d'infinita bellezza..
RispondiEliminaCiao Maurizio, infinita mi sembra un po' troppo, ma forse esagero -:)))
RispondiEliminaQuando si parla con il cuore, son sicuro che non si esagera mai.
RispondiEliminaIl mio abbraccio Guglielmo.