E' apparsa all'improvviso, inaspettata, col suo carattere rosso fiammeggiante, nel posto più anonimo e insensato (davanti al Pio Albergo Trivulzio di Milano), in un pomeriggio qualsiasi immerso nella calura, torrida della città, con i suoi implacabili 34 gradi che arroventano asfalto e pietre dei marciapiedi.
Il carattere non è di quelli sfrontatamente cubitali o leziosamente arzigogolati, non ci sono inutili abbellimenti, improbabili cuori o patetici fiori di contorno. La scritta è semplice e termina con un imperativo punto esclamativo, come a voler esprimere un sentimento forte, solido, tosto.
Ah quanta vernice sciupata in questi anni, me ne accorgo solo ora, di fronte alla scritta: Amore
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tralasciando la relazione che potrebbe esserci tra la scritta e il luogo dove è stata apposta, immagino un innamorato che sapeva bene che il suo destinatario l'avrebbe letta e riconosciuta. Ma anche la sola invocazione d'amore, mi basta.
RispondiEliminaE se provassimo a coprire gli orribili cartelloni pubblicitari con parole di cui abbiamo bisogno?
(mi ostino a commentare anche se i commenti non sempre ti arrivano)
Il Pio Albergo Trivulzio (lo dico per i non milanesi) è una casa di riposo... -:)
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