mercoledì 24 febbraio 2010

Questa notte ho scritto un libro


Mi sono svegliato alle 1,30 perché da tempo mi rodeva in testa il libro che dovevo scrivere. I pezzi si sono ricomposti come un puzzle e, in brevi attimi, mi è sembrato chiaro e limpido davanti a me. Ho scritto delle frasi sul taccuino che tengo a portata di mano sul comodino, fatto l'indice dei capitoli alcuni dei quali già scritti da tempo, altri che ho immaginato stendendone l'incipit. Tutto era fatto, febbrilmente ed ho impiegato diverse ore per far sbollire questa eccitazione, il sonno è arrivato che la notte toccava la sua ora più nera, prima dell'alba.
La mattina mi sono svegliato, tardi. Ho cominciato subito a scrive.
Mia mamma mi ha chiesto se sono stato male, perché ho acceso la luce diverse volte nella notte. Le ho risposto che non era niente.
Ora inizia la vera fatica di scrivere il libro.

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