venerdì 26 agosto 2011

Natura spettacolare. Foto dalle valli di Alagna. E una domanda (scomoda) di mio figlio...

Mio figlio mi ha fatto una di quelle domande da 100 pistole :" Ma perché vale la pena vivere in un mondo di merda così? ". La domanda è rimasta sospesa, così, senza risposta. Forse la domanda era retorica o palesemente provocatoria o (ci si può illudere) che sia addirittura sbagliata.
Quello che mi ha preoccupato di più è stato il suo sguardo rivolto verso di me. Si perché quello sguardo era fin troppo esplicito: io ero tra quelli che avevano costruito "quel" mondo di merda, l'avevo sopportato, forse ero tra quelli che se n'erano lavate le mani, indifferenti o aristocratici.

Le risposte a quella domanda, temo, non vengano dalle idee, ma dalla natura stessa che tutto sopporta e macina, che guarda con un sorriso persino il nostro affannarsi, sapendo che alla fine l'avrà vinta...





4 commenti:

  1. Una domanda difficile che, secondo me, ha un risposta impossibile.
    Terribile sentirsela fare da un figlio.
    Con temini diversi, ma simile nei contenuti, l'ho dovuta subire da mia nipote, figlia di mio fratello, che di anni ne ha solamente 12 e io non ho saputo dire nulla se non buttarla sull'ironia superficiale e nemmeno brillante... ma soprattutto, che sconcertanti quegli occhi pieni di "brutti" perché...

    Bellissima la quarta immagine ... Mat

    RispondiElimina
  2. Il penultimo fiore è fotografatissimo in macro, ognuno ne vedrà un mondo diverso?

    Eppure per qualcosa varrà la pena.

    RispondiElimina
  3. Non credo che il mondo sia proprio cosi privo di colore. A volte sono le finte emozioni che ci circordano a deluderci altre volte non vale neppure la pena chiudere gli occhi..per crederci ancora.

    Maurizio

    RispondiElimina
  4. Grazie a tutti per complimenti, suggerimenti e contributi -:)))

    RispondiElimina

I commenti sono moderati per evitare sgradite sorprese.

Una guida dedicata al mio paese

  Lo scorso anno scolastico ho presentato un progetto alla Scuola secondaria di primo grado (le "medie" di una volta) un progetto ...