LIVIA CANDIANI
Sbaglierei sempre lettera
e all’amico scriverei
da amante e all’amante
scriverei da sola a solo
sbaglierei sempre proporzioni
tra la fronte e la distanza
dal cuore, scriverei
senza registro come i merli
dopo il temporale. come
se le emozioni si facessero
tacito pane venduto in fila
dal panettiere, come
bisbigliare dentro una lettera
incollare e poi spedire
sussurri. sì, molto meglio stare
in silenzio davanti
al foglio bianco, bianco
come carta asciugante
per sproporzionate macchie.
Pensierino. Quando ho voluto scrivere a qualcuno ho sempre sbagliato le parole e alla fine ho imparato a scrivere e tenere per me quello che avevo messo sulla carta. L'ultima lettera "mancata" l'ho scritta per una persona cara, ma non la riceverà. Così limito i danni e un domani qualcuno si prenderà la briga di buttare tutto, senza rimpianto per quelle parole sbagliate.