giovedì 2 gennaio 2020

Tanto ll’aria s’adda cagnà

Propositi di inizio anno: "Tanto ll’aria s’adda cagnà".

Non c'è verso: che sia diventato improvvisamente (e un po' insensatamente) ottimista? Meglio tardi (si avvicinano a mesi i 70) che mai, direbbe qualcuno malignamente. E poi, dove trovare ragioni per questo ottimismo? Guardandosi in giro con occhi smaliziato si vede ben poco di cui rallegrarsi. Per carità! Qualcosa c'è, come c'è sempre stato d'altra parte, per essere ottimisti. Ma è davvero una flebile luce accesa nella notte buia. Eppure in questa notte il solo pensiero che là in fondo c'è quella lucina, da un senso al camminare e anche, persino, all'inciampare.

"Tanto ll’aria s’adda cagnà", il motto che ho scelto (da un verso di Pino Daniele) per quest'anno non è ottimista, ma moderatamente fatalista: può succedere di tutto, ma il cambiamento è inevitabile. Non è detto che di questo cambiamento saremo protagonisti, ma non fa nulla: i tempi dell'uomo sono brevi; faremo anche noi qualche passo in avanti e poi ci penseranno gli altri. Ma il nostro passo dobbiamo farlo, accipicchia se lo dobbiamo fare !!!






1 commento:

  1. Speriamo che il cambiamento sia utile oltre che necessario.
    Un abbraccio Guglielmo
    Maurizio

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