sabato 3 luglio 2010

La camera azzurra di Georges Simenon


La profonda provincia francese, un immigrato italiano che pare ormai integrato da anni nel piccolo paese e che viene sospettato di un delitto, una passione morbosa di una femme fatale, un Commissario meticoloso e dotato di grande sensibilità, ecco gli ingredienti di questo romanzo di Georges Simenon che sviluppa la sua trama come una perfetta macchina.
Una lettura davvero inaspettata e una grande lezione di sceneggiatura (anche se il film omonimo non c'entra nulla con Simenon).  

4 commenti:

  1. Non l'ho letto, anche se trovo Simenon un ottimo scrittore con una vena di tristezza profonda, che nei romanzi di Maigret non si avverte. Visto che di te mi fido molto, almeno per le questioni letterarie, lo comprerò di sicuro!
    Un abbraccio.

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  2. x Luz. La tristezza c'è e la vicenda ha un finale abbastanza inquietante, ma è la costruzione della trama che è ben fatta e "attira" l'attenzione del lettore. Grazie per la fiducia "almeno" per le cose letterarie per le altre in effetti sono inaffidabile -:)))

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  3. Grazie per la segnalazione.Simenon è uno dei miei autori preferiti. Proprio stamane ho pubblicato qualcosa anch'io che ha a che vedere con Simenon. Sembra ci si sia messi d'accordo! Spia il mio blog, se vuoi.

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  4. molto bello, l'ho letto qualche anno fa proprio in estate, mi sembra un'ottimo consiglio di lettura. Saluti

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