lunedì 18 luglio 2011
Capitan de cadin (1). Da dove nasciamo?
Il silenzio attende. Il silenzio, la più fedele cosa che in vita m'abbia allacciato. Più grande di me, via via ch'io crescevo anch'esso cresceva, sempre pareva volesse ascoltarmi e tacevamo insieme, ed ancora io mi ritrovavo uguale fra le sue braccia, senza statura, senza età, creata dal silenzio stesso, forse, per un suo desiderio immutabile, o forse non mai nata, larva ch'esso proteggeva.
[incipit da Il Passaggio di Sibilla Aleramo, Feltrinelli]
In muta attesa
Parole, e segni, e immagini,
ringhiere alle nostre solitudini:
maschere di depistaggio
dalla strada verso il nudo
Essere:
certo, neppure da nominarsi,
appena da invocare
in silenzio:
là tu permani
oltre lo stesso Dio:
e io di qua
in muta attesa...
[In muta attesa da Canti ultimi, David Maria Turoldo, Garzanti]
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Caro Guglielmo, sono una vera stupida, volevo cliccare su "mi piace" e invece l'ho fatto su "potevi risparmiartelo"!
RispondiEliminaLe tre sezioni di questo post sono bellissime. Ognuna a suo modo piena di vita, che è anche morte e di nuovo vita.
cara Luz, il tuo "potevi risparmiartelo" non è arrivato a segno, ma in fondo tutto qui non è un gioco ed il gioco non ha necessariamente un senso -:)))
RispondiEliminametti sempre versi bellissimi, grazie
RispondiEliminaanche io mi sento "di qua, in muta attesa
marina
Grazie Marina, sai che ti sono vicino -:)
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