E' incredibile come le Langhe da terra desolata di fatiche inaudite e di fame nera (così ci viene descritta nei testi di Cesare Pavese e di Beppe Fenoglio), sia diventata nel giro di pochi decenni terra del buon mangiare e bere, imponendosi a livello internazionale come promotrice di una ricca agricoltura e, persino, disponga di una Università degli studi di scienze gastronomiche (Pollenzo) che ci invidia tutto il mondo.
"...a mezzogiorno come a cena passavano quasi sempre la polenta da insaporire strofinandola a turno contro un'acciuga che pendeva per un filo della travata; l'acciuga non aveva più nessuna figura di acciuga e noi andavamo avanti a strofinare ancora qualche giorno..." da La Malora di Beppe Fenoglio.
Università di Pollenzo |
Ma se pensiamo bene la campagna italiana dal Piemonte al Veneto, dal Friuli alla Sicilia aveva, purtroppo, uno stesso profilo: tanto lavoro, tanta miseria, malnutrizione endemica e pochi che si arricchivano in maniera smisurata. Tra questi ultimi c'erano anche molti Curati che gestivano le immense proprietà della Chiesa e per il contadino non faceva molta differenza lavorare sotto padrone o curato. Naturalmente la classe dirigente conosceva approfonditamente al situazione: la popolazione era soggetta a minuziose "inchieste" che puntualmente descrivevano malanni e miserie. Famose quelle storiche sulle condizioni dell'agricoltura di Stefano Jacini che "sorvolavano" sulla pellagra che affliggeva la popolazione agricola, ma anche nel 1951 i deputati Vigorelli, Cornia, Tremelloni, Saragat, Zagari, Chiaramello e Bellinardi depositavano alla Camera la proposta per un'indagine parlamentare sulla miseria del popolo italiano e sui modi per combatterla.
Casa padronale sul sentiero Fenoglio |
Ho letto tempo fa su un libro di Eugenio Scalfari che questo capitalismo da rapina è stato necessario per l'accumulazione primaria di capitali senza la quale nulla si sarebbe mosso poi nell'industria e l'umanità si sarebbe eternamente dibattuta in una economia di sussistenza. Le giustificazioni di Lor Signori sono sempre eleganti e convincenti soprattutto quando utilizzano fini intellettuali per confezionarle.
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