Della mia passione per i libri usati ho già detto più volte. Ma dev'essere un destino perché le occasioni non mancano mai...
La biblioteca del mio paese ha preso questa saggia abitudine: disfarsi, riciclandoli, dei libri più mal messi o in edizione economica che dopo un po' si ingialliscono sui bordi (l'effetto dell'ossidazione dell'amido che è sempre presente nella carta, soprattutto quella di bassa qualità).
Il riciclo avviene esponendo i libri "espulsi per indegnità" su una bella bancarella messa all'ingresso della biblioteca dalla quale chiunque può pescare liberamente e portarseli a casa.
Inutile dire che non mi sono fatto scappare l'occasione. Dapprima ho adocchiato Metello di Vasco Pratolini, poi sono passato al Quaderno d'appunti di Katherine Mansfield con traduzione, niente popò di meno che, di Elsa Morante.
Cosa ci facesse un libro così nella biblioteca del mio sperduto paesello di provincia frequentata (quasi) esclusivamente da distratti studenti della scuola dell'obbligo, non è dato sapere.
Non indago oltre, incasso il succulento libro e via, a casa... Il gusto di aver "rubato" un libro dalla biblioteca (rimane la fascetta con la segnatura e la scritta ANNULLATO) è ineguagliabile !
Uhmm, che bottino!:))
RispondiEliminap.s.
RispondiEliminadi chi è il dipinto in copertina?
x Giacy. La pesante etichetta auto-adesiva della Biblioteca nasconde il titolo dell'opera, si legge solo " gton (Nuova Zelanda) National Gallery ". Potevo farmi mancare una ricerca alla National Gallery ? E così ci sono andato trovando che...
RispondiEliminaTitle / object name Portrait of Katherine Mansfield
Maker Role Date
Rice, Anne Estelle painter 1918
Medium Summary oil on canvas
Materials oil paint, canvas
Dimensions
Image 655 (Height) x 520 (Width) x mm
frame 864 (Height) x 722 (Width) x 60 (Depth) mm
Classification oil paintings, portraits
Technique oil painting
Registration Number 1940-0009-1
Ero certa che fosse in zona "espressionista".
RispondiElimina:)
Visto che sei così bravo, riesci a trovare qualcosa in più sulla pittrice? Io non ci sono riuscita. Probabilmente è l'unica opera per cui è passata alla storia.
Anne Estelle Rice (American, 1879-1959) dicono faccia parte del movimento chiamato "vorticismo" . Leggo...A Londra il Vorticismo grazie anche alla sua rivista dilaga con forza e la sua fiamma e fa da contraltare alla reazione culturale angloamericana, al cubismo francese e al Furismo. Pound (1885-1972), da il nome al movimento e alla poetica e lo scrittore e pittore W. Lewis (1885-1963) e Edward W. Coburn (1882-1966) che espose le sue vortografie, celebrate come le prime fotografie astratte mentre Anton Giulio Bragaglia, creava il fotodinamismo futurista. David Bomberg e l'espatriato americano Jacob Epstein, pur rifiutando si associarsi al gruppo, realizzò disegni, dipinti e sculture con affinità all'immaginario vorticista. Il Gruppo di Londra, oltre a Bloomsbury comprendeva Vanessa Bell Grant, Roger Frey e gli artisti Omega-workshop; August John, considerato il genio post-impressionista insieme a John Duncan Fergusson, Anne Estelle Rice, il Gruppo guidato da Walter Sickert ruppero gli schemi della pittura e del teatro; Marinetti non mancò di aderirire e compariva con i suoi scritti su "Blast".
RispondiEliminaPS Quello della copertina è solo un particolare del ritratto della Mansfield dipinto dalla Rice.
RispondiEliminaciao
E dire che ho visto anche una mostra a Venezia sul "vorticismo"!
RispondiEliminaSai cosa ho combinato prima? Non ho inserito nel motore di ricerca il cognome. L' ho scambiato con il secondo nome. VOGLIO LE VACANZE!!!!
Nel frattempo, visto il tuo servizio impeccabile, aspettati altri incarichi:))
sono handicappato col computer e non dispongo della tua mail per inviarti una scheda biografica in inglese.
RispondiEliminatraduci e poi ti trascrivo l'indirizzo email:))
RispondiEliminabaci
Il mio inglese scolastico è davvero un po' scadente, però con l'aiuto di un traduttore automatico qualche cosa si può fare... è l'ultimo lavoro che faccio per te in settimana che ho molto da fare (i pensionati sono impegnatissimi !).
RispondiEliminacontavo infatti soprattutto sulla tua generosità!Buona traduzione :))
RispondiEliminaStrano che la Biblioteca ricicli dei libri.. si vede che i tempi cambiano..Grazie della visita Guglielmo. Un abbraccio
RispondiEliminaMaurizio
Certo che anche il Metello… Dovrei suggerire il metodo del riciclo anche alla micro biblioteca del mio Paesello adottivo: guadagnerebbe un po’ di spazio ed io un po’ di libri!
RispondiEliminax valigiesogni. Le buone idee sono contagiose -:)))
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