mercoledì 14 maggio 2008

Shakespeare , Amleto

(Foto d'archivio del Manicomio di Novara)

POLONIO : Questa faccenda si è risolta bene. Mio re e mia signora, domandarsi che cosa sia la maestà, o il dovere, perché il giorno è giorno, la notte notte, il tempo tempo, non sarebbe che perdere la notte, il giorno e il tempo. Dacché la brevità è l'anima del'ingegno, la lunghezza le membra e gli ammennicoli, sarò breve. Il vostro nobile figlio è pazzo. Dico pazzo, perché, per definire la pazzia, che cos'è? Solo esser pazzi. Ma passiamo.
REGINA : Più succo e meno arte.
POLONIO : Signora, giuro, nessuna arte. Che egli sia pazzo è vero, e vero è che è un peccato, ed è peccato che sia vero: che figura strampalata! Ma basta, non ci voglio mettere arte. Diciamo pure: è pazzo. E ora resta da scoprire la causa dell'effetto. O,piuttosto, la causa del difetto, dacché dev'esserci pure una causa di quest'effetto difettivo.

...

AMLETO : Sono pazzo solo fra tramontana e maestrale. Quando soffia da scirocco distinguo un falco da un falcetto.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono moderati per evitare sgradite sorprese.

Una guida dedicata al mio paese

  Lo scorso anno scolastico ho presentato un progetto alla Scuola secondaria di primo grado (le "medie" di una volta) un progetto ...