lunedì 5 maggio 2008

Guittone d'Arezzo, "Oimè, lasso, com'eo moro pensando"

Oimè, lasso, com'eo moro pensando,
gioia, di voi ver me fatta noiosa!
Perch'eo non so veder como né quando
eo v'affendesse fior d'alcuna cosa.

Ch'al comenzar, gioiosa gioi, ch'amando
ve demostrai de me fed'amorosa,
voi foste dolce ver di me, sembrando
de darmi gioi in voi sempre gioiosa.

Or non degnate pur de farvi loco
unde vo veggia, crudel morte mia,
che faite me pregiar la vita poco,
e dire: morte, per pietate, sia
guerenz'a me di sì cocente foco,
che m'aucide vivendo mille via.

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