“[...] Poi uscivo e scoprivo un altro mondo.
In via Madonnina, nel cuore del vecchio quartiere di Brera, c’era un bar. Oggi ha lasciato il posto a uno di quei palazzotti pretenziosi con videocitofono e tutto.
Più che un bar, quello di via Madonnina era una crota, un’osteria. Ci si mangiavano uova sode, aringhe, salame cotto. Si beveva molto vino. E si parlava. Io ci andavo con Piero Scaramucci.
L’avevo conosciuto tramite una mia compagna di Università. Già, perché nel frattempo avevo tagliato il nodo delle mie indecisioni e mi ero iscritto a filosofia. Per desiderio di capire, dico oggi. Ma allora, probabilmente, per sfuggire a un qualche destino di uffici e tenere aperta, per vie traverse, la strada della poesia.
Piero aveva venticinque anni. Si sentiva il mio fratello maggiore. Voleva che imparassi. Mi raccontava, in quelle mezzanotti di bicchieri, del luglio ‘60, del governo Tambroni e dei moti di Genova. Mi spiegava che alla Fiat stavano per firmare certi accordi. Anzi, un ‘accordo quadro’, diceva. E questo non mi entrava assolutamente nella testa. Di operai non sapevo nulla. Sì, che
esistevano da qualche parte, e poco più. Poi mi parlava del XX Congresso, dell’Ungheria, della svolta di Togliatti.
Piero era dei Quaderni rossi. E mi portava spesso con sé in un garage dalle parti di Città Studi.
A leggere e discutere Rosa Luxemburg. C’erano Vittorio Rieser, Edoarda Masi, Goffredo Fofi.
E tanti altri. Avevo persino conosciuto un poeta a quelle riunioni. Il primo che vedessi in carne ed ossa. E mi sorprendeva che invece di starsene a scrutare gli abissi della sua anima si infervorasse a parlare di centro sinistra e ristrutturazione. E al freddo, per giunta. Era Franco Fortini. Io me ne stavo zitto e non capivo molto. Ma incominciavo a intuire, in modo ancora confuso, certi collegamenti fra la cucina di casa mia e tutto il resto. [...]”
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Anche oggi esci e trovi un mondo "nuovo" : si chiama precariato, povertà, libertà controllata quando non repressa in modo totale, ecc....
RispondiEliminaAnche oggi esci e forse, salvo che nelle modalità, ci rifletti un attimo in più e ti domandi se forse non trovi un mondo...vecchio.