mercoledì 3 settembre 2008

ELUANA, REGIONE LOMBARDIA: NO ALLA SOSPENSIONE DELL'ALIMENTAZIONE



"Il personale sanitario non può sospendere l'idratazione e l'alimentazione artificiale del paziente: verrebbe meno ai suoi obblighi professionali e di servizio". E' questa in sostanza la risposta ufficiale che il direttore generale della Sanità della Regione Lombardia, Carlo Lucchina dà, in una lettera al padre di Eluana Englaro, all'istanza presentata dai legali della famiglia.

"La richiesta da lei avanzata - si legge nella lettera - non può essere esaudita in quanto le strutture sanitarie sono deputate alla presa in carico diagnostico - assistenziale dei pazienti. In tali strutture, hospice compresi, deve inoltre essere garantita l'assistenza di base che si sostanzia nella nutrizione, idratazione e accudimento delle persone". Nella lettera viene inoltre sottolineato come negli hospice possano essere accolti solo malati in fase terminale.

"Il personale sanitario che procedesse, in una delle strutture del Servizio Sanitario, alla sospensione dell' idratazione e alimentazione artificiale - scrive ancora il direttore generale della Sanità lombarda - verrebbe dunque meno ai propri obblighi professionali e di servizio anche in considerazione del fatto che il provvedimento giurisdizionale, di cui si chiede l'esecuzione, non contiene un obbligo formale di adempiere a carico di soggetti o enti individuati".

Commento sommesso. La vita di Eluana è legata al filo della nutrizione con una sonda. La cosa continua da una infinità d'anni. Senza che vi sia alcuna possibilità ragionevole che ciò possa modificarsi nel tempo. La famiglia ha percorso una difficile strada legale per vedere sancito il diritto ad una morte caritatevole di fronte ad una vita che non ha nulla di umano. Ancora una volta alla richiesta di compassione avanzata dai genitori si dà una risposta burocratica ed ideologica.

2 commenti:

  1. patrizia valduga parlando del padre morente scrive in una poesia...
    "liberalo signore, liberalo dal male"
    e io vorrei aggiungere..
    "proteggi signore questo padre dal dolore"

    RispondiElimina
  2. Sedici anni di agonia anche per il padre... Ma le istituzioni sanitarie girano la faccia dall'altra parte, anche di fronte ad un parere inequivocabile della Magistratura. Questo è l'inguaribile cancro italiano: una crisi profonda della credibilità delle istituzioni minate dall'interno ed un cittadino privato delle sue libertà e diritti.

    RispondiElimina

I commenti sono moderati per evitare sgradite sorprese.

Lettera D'Addio di Gabriel Garcia Marquez

  Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tut...