martedì 12 maggio 2009

Ansia di statua, Garcia Lorca


(Parco di Villa Villoresi di Busto Garolfo)


Rumore.
Anche se resta solo il rumore.

Aroma.
Anche se resta solo l’aroma.

Però strappa da me il ricordo e il colore delle vecchie ore.

Dolore.
Di fronte al magico e vivo dolore.

Battaglia
nell’autentica e sporca battaglia.

Ma allontana la gente invisibile che circonda sempre la mia casa!


Pensierino. La statua è per sua natura fissa nella sua espressione. Sorridente o tragica, maliziosa o seria, la statua ha una sua espressione, una sua posa, immobile, fissa. Eppure Garcia Lorca insinua che la statua possa udire un rumore, percepire l'aroma amaro dei ricordi, che, addirittura, possa partecipare al dolore e vivere l'ansia di un accerchiamento. Una metafora di noi (apparentemente) fermi e timorosi del mondo che ci circonda, bloccati in una espressione di terrore o disgusto.

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